Regia di Giorgio Panariello vedi scheda film
Un giornalista toscano ambizioso e spudorato è per puro caso l'unico a riprendere il crollo della torre di Pisa. La Rai lo mette sotto contratto creando grandi aspettative e lui, per non deluderle, si inventa un altro scoop. Che però si rivela vero.
Le pretese sono modestissime (è ironico, eh): il protagonista è un giornalista toscano e di cognome fa Perozzi, esattamente come il personaggio mitologico interpretato da Philippe Noiret in Amici miei (1975); Al momento giusto è il ritorno al cinema di Giorgio Panariello regista e protagonista ad appena un anno di distanza dal suo esordio nel duplice ruolo con Bagnomaria (1999), né tonfo né trionfo. Le premesse sono perciò piuttosto chiare e chiaramente destinate all'insuccesso; l'opera seconda del comico fiorentino ha però quantomeno il buon gusto e, perché no?, il coraggio di distaccarsi almeno in parte (le citazioni sono comunque presenti all'interno del film) dai suoi personaggi televisivi macchiettistici, e di conseguenza da tutto ciò che il grande pubblico conosce e ama di lui. Non che questo Perozzi sia un personaggio tanto sofisticato, intendiamoci: abbastanza stilizzato e stereotipico anch'esso, non vive di vita propria all'interno di una storia sostanzialmente fumettistica, nella quale anche drammi e tragedie (il crollo della torre di Pisa, ma anche la guerra) vengono ritratti in maniera approssimativa e indolore, peraltro sfruttando effetti speciali piuttosto limitati (e limitanti). Nel cast compaiono comprimari azzeccati del calibro di Carlo Pistarino, Giovanni Cacioppo, Athina Cenci, Kasia Smutniak, Luisa Corna e Riccardo Garrone; da sottolineare le briose musiche di Paolo Belli. Il finale agrodolce è un'altra mossa non scontata e che però non convince ugualmente del tutto. 4/10.
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