Regia di Rodrigo Garcia vedi scheda film
Nell’aria immota della San Fernando Valley sette donne che non possono essere spose e non cercano sette fratelli sono le protagoniste di cinque momenti, di cinque incipit di nuove storie che stanno per cominciare o che sono già finite, blandamente intrecciate. Le sette donne, non più giovanissime, ascoltano da una cartomante, da una homeless, da un adolescente, da un nano, da un’ottava donna che silenziosa attraversa, prima di morire, la strada di tutte le altre, la grana della voce del cuore e dell’amore. Rodrigo García, figlio di García Márquez, assembla con asciutta e ispirata emozione l’intimità e l’infelicità del suo coro femminile, inchioda la macchina da presa sui primissimi piani dei suoi personaggi in attesa, in lacrime, in silenzio, in errore, in solitudine. Una vita è insufficiente per descrivere il disagio, il dolore, la nuova alienazione, l’angoscia di essere al mondo. Anche perché ogni esistenza, come un film, è il montaggio di frammenti che appartengono ad altri.
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