Regia di Eric Gravel vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 78 - ORIZZONTI
Il matrimonio felice, la casa in periferia a beneficio di una vita sana che tuteli la salute dei figli bambini. Poi però qualcosa va storto, al punto da imbatterci nella tenace Julie, donna separata da un ex marito che non si fa trovare né rispetta i doveri di mantenimento dei minori, mentre si affanna a recarsi al lavoro nell'hotel di lusso al centro di Parigi, ove presiede il servizio di pulizia delle camere.
Gli scioperi dei trasporti la ostacolano ulteriormente, e la gestione dei ragazzi nelle attività del doposcuola quadrano solo grazie alla benevolenza ormai quasi al limite di un'anziana coppia di vicini.
Che fare quando tutto il mondo pare remarti contro?
Quando la possibilità di farsi assumere presso una società più incline a quanto si è studiato fa apparire un miraggio più concreto l'ipotesi di migliorare standing sociale e smettere di tirare la corda sempre ad un passo dal burrone?
La tragedia sembra alle porte, ma a volte, per fortuna, esistono anche i finali conciliatori in grado di risultare credibili e pertinenti. Il bravo Eric Gravel, già responsabile del riuscito Crash Test Aglaé, dirige un film in grado di instillare angoscia in chiunque lo segua e ci si lasci abbandonare: un vero e proprio thriller fatto di vicissitudini reali, molte delle quali ci risultano perfettamente attinenti alle nostre talvolta non meno dissimili quotidianità.
Ne deriva un ottimo film, girato con gran ritmo e forte di una tensione crescente che si fa palpabile, e reso notevole dalla straordinaria interpretazione di una attrice davvero ottima come è da sempre Laure Calamy.
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