Trama
Documentario che si basa sul concerto/spettacolo del concept-album di Fabrizio De André che il figlio Cristiano - apprezzato sullo stesso palco sia dal pubblico che dal padre Fabrizio - ha sapientemente riarrangiato e portato in tour con grande successo per due anni. Alla base, ci sono musica, documenti inediti e la partecipazione esclusiva di Cristiano De André, Dori Ghezzi e Filippo De André. La regista Roberta Lena (già autrice dello spettacolo/concerto) indaga, attraverso la memoria di Cristiano, il suo rapporto col padre, fornendoci uno sguardo diverso sul grande cantautore e una visione contemporanea di un'opera che rappresenta un'eredità artistica e politica per ognuno di noi. Dal fulcro dell'opera, vengono svelati le memorie mai confessate, i sentimenti che hanno ispirato la creazione, la comunità di artisti e amici che sono diventati famiglia: i grandi artisti di quel tempo che riempivano la casa di Portobello in Sardegna, dove l'album è stato in parte concepito e che circondavano il bambino Cristiano. Nel film tutte le vicende di Faber, filtrate dalla memoria del figlio, appaiono improvvisamente arricchite, approfondite dal più forte dei legami, fino a diventare un racconto completamente inedito, per contenuti e carica emotiva. Una sorta di biografia, attraverso il rapporto speciale tra padre e figlio, del loro comune sentire, del loro comune pensiero sociale, delle sofferenze condivise, fino ad arrivare a un riconoscimento totale e alla simbiosi, al passaggio di testimone, all'eredità.
Curiosità
COMMENTO DELLA REGISTA
"Quando nel 2018 mi è stata affidata la regia teatrale dell’opera rock Storia di un impiegato mi sono resa conto della potenza contemporanea delle parole contenute nell’album. La storia è una metafora della società di allora, ma sembra un monito al rimanere umani, valido e necessario anche nella nostra epoca. Faber diceva: “Voi non avete fermato il vento / gli avete fatto perdere tempo”. Nella parabola narrativa dell’impiegato, che ho spesso mescolato metaforicamente alla vita di Cristiano, sono compresi conflitti e risoluzioni del carattere umano e della nostra società. Cristiano De André è l’erede di questo patrimonio e in questo passaggio di testimone è insito quel rapporto padre/figlio in cui ognuno può specchiarsi".
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