Regia di Walter Forde vedi scheda film
Horror comedy britannica - e remake di un omonimo film girato dieci anni prima - oggi terribilmente datata a causa della mediocre performance del comico inglese Arthur Askey, pressoché sempre in primo piano.
Bloccati durante la notte in un'isolata stazione ferroviaria, alcuni viaggiatori apprendono della superstizione locale su un treno fantasma, che si dice viaggi per attraversare quella zona nel cuore della notte, trasportando gli spettri delle vittime di un vecchio disastro ferroviario.
Datato e dimenticabile esempio di horror-comedy vanificato dalla asfissiante presenza del buffone britannico Arthur Askey. È colpa del suo personaggio, di nome Tommy Gander, che ferma (con freno d'emergenza) un treno per recuperare il cappello perduto dal finestrino, se il restante gruppo di viaggiatori si viene a trovare bloccato in una stazione, dopo aver perso la coincidenza a causa del ritardo. La storia si fa leggermente interessante trascorso il primo insopportabile tempo, reso avvilente dallo spocchioso ed egocentrico comico Askey, che non riesce mai a far ridere. Celebrità a suo tempo in patria, Arthur Askey (1900 - 1982) come umorista funzionava sostanzialmente quando si esibiva dal vivo con battute infantili, canzoni e danze stupide che avevano la funzione di distrarre il pubblico dal tragico periodo storico della Seconda guerra mondiale. E anche questo The ghost train, con il suo predominante taglio ironico (ai dialoghi ha dato contributo anche Val Guest, in seguito regista di alcuni classici film di fantascienza), ha certamente funzionato all'epoca come spensierato passatempo per una platea di spettatori angosciati dagli eventi tragici del periodo. Infatti uno dei personaggi rammenta l'incidente del treno avvenuto su un ponte la sera del Giubileo di Diamante, 44 anni prima, riferendosi alla celebrazione (avvenuta il 22/06/1897) dei 60 anni di monarchia da parte della regina Vittoria, datando così gli eventi nella notte del 22/06/1941.
Il treno fantasma: Arthur Askey
La suggestiva storia è stata adattata più volte sullo schermo, in precedenza nell'ominimo The Ghost train (1931), quindi in Oh, Mr. Porter! (1937), due titoli che sembrano essere purtroppo andati persi. In questo caso la regia dell'esperto Walter Forde tenta, in parte riuscendo, di valorizzare al meglio almeno le suggestive scenografie, che restano oggi uno dei pochi validi motivi in grado di farne sopportare interamente (è anche piuttosto lungo per lo standard del tempo) la visione.
Il treno fantasma: film prodotto e girato su misura per il comico britannico Arthur Askey (a destra)
"Le stazioni sono una mia vecchia passione. Potrei passarci giornate intere, seduto in un angolo, a guardare quel che succede. Quale altro posto, meglio di una stazione, riflette lo spirito di un paese, lo stato d’animo della gente, i suoi problemi?"
(Tiziano Terzani)
The ghost train (Walter Forde, 1941) - V.O.
F.P. 06/08/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 81'22")
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