Un'opera dai forti chiaroscuri e rabbia incantatoria: la visione audacemente inventiva della «tragedia di Scozia» di Joel Coen è un film che fissa, a bocca aperta, un mondo dolente disfatto da cieca avidità e sconsiderata ambizione. Con la meticolosa interpretazione di personaggi consumati e stanchi del mondo, un Denzel Washington sorprendentemente introspettivo - è l'uomo che dovrebbe essere il re, secondo la profezia - e una machiavellica Frances McDormand, la sua signora, sono una coppia spinta all'assassinio politico - e sconvolta dal senso di colpa - dopo le astute previsioni di un trio di “strane sorelle” (un'interpretazione virtuosa di Kathryn Hunter). Anche se echeggia i proibitivi design visivi e le proporzioni dei classici adattamenti di Shakespeare degli anni '40 di Laurence Olivier, così come rimanda alla sanguinosa follia medievale de "Il trono di sangue" di Kurosawa, la storia di rumore e furore raccontata da Coen è interamente sua e senza dubbio vista al giorno d'oggi, è la spaventosa rappresentazione di un'amorale presa di potere politica che, come il suo eroe, sprofonda spietatamente nell'inferno.
Joel Coen alla direzione senza il fratello asciuga la tragedia di Shakespeare all'essenziale e ci fornisce una resa visiva superlativa con un b/n contrastatissimo e una serie di immagini e composizioni magistrali. Notevole l'interpretazione di Denzel Washington così come quella del suo storico doppiatore Francesco Pannofino.
Una degna versione cinematografica di un capolavoro della letteratura. Grandi interpretazioni attoriali e un'estetica visiva molto coinvolgente e suggestiva.
Quest’ennesima versione “cinematografica” della tragedia shakespeariana costituisce poco più che un esempio di teatro filmato. Ma cinema e teatro sono due medium molto diversi. L’overacting teatrale, le scenografie di cartapesta ecc., infatti convincono poco. E il film di Coen fatica ad emozionare, coinvolgere, catturare.
Dissimile dalla versione “selvaggia” di Welles o da quella cruenta di Polanski, questa di Coen ha notevole fascino suggestivo dato da una estetica di stampo “bergmaniana”. Estetica ottenuta da un “geometrico” impianto scenico esaltato dalla fotografia in BN.Il 4:3(rapporto d’immagine) scelta vincente. Denzel è un eccellente Macbeth.Voto:8.5/9
Poche foto, qui su FilmTv.it, su tale film. Nemmeno una sola immagine di Harry Melling. Poi aggiorneranno. Comunque, poco male. Questo Macbeth è il film più sopravvalutato del 2021.
Operazione fantasia di Joel-senza-Ethan-Coen che non ha forza inventiva né riesce ad aggiornare i canoni della tragedia shakespeariana. L'adattamento resta prigioniero della maniera, al di là di tecnica e b/n, al pari di una buona messa in scena teatrale o poco più. Non ci ha creduto neppure chi lo ha prodotto. Nonostante tutto, bocciato.
"Venite spiriti che presiedete a pensieri di morte! Cancellate ora il mio sesso.
E riempitemi dalla testa sino ai piedi della crudeltà più truce.
Rendete denso il mio sangue.
Fermate l'accesso, il passaggio al rimorso, affinché nessuna visita dei sentimenti naturali scuota il mio proposito, o mantenga la pace tra esso e l'effetto.
Venite alle mie mammelle di donna e… leggi tutto
Ebbene, oggi recensiamo l’acclamatissimo Macbeth (The Tragedy of Macbeth) con Denzel Washington. Osannato dalla Critica mondiale, soprattutto statunitense, non da noi, però. Usiamo il plurale maiestatico come se chi scrivesse questo pezzo fosse intonato a un pensiero discorde, per l’appunto, rispetto alle uniformi critiche lusinghiere di molti recensori, diciamo,… leggi tutto
A prescindere dall'anno di distribuzione, i venti titoli migliori (di film, serie e tutto quello che sta in mezzo e oltre i due estremi) cui ho assistito e/o dei quali ho scritto su FilmTV.it nei mesi di Marzo, Aprile…
A che punto è la notte per le ombre che camminano su questo “ennesimo” palcoscenico di sangue? Tra le piccole verità che oliano le grandi menzogne e il male che accompagna l’ambizione, Macbeth ha nuovamente ucciso il sonno, e tutti i nostri ieri non sono che il racconto di un idiota pieno di rumore e furia. “Ho avanzato nel sangue a tal punto che…
La storia del sir di Glamis e di Cawdor, da nobile scozzese ricoperto di gloria e onore a cane infernale ricoperto di onta e sangue innocente.
Dopo Orson Welles (1948), Akira Kurosawa (1957), Polanski (1971), altre trasposizioni innominabili e Kurzel (2015), arriva la versione di Joel Coen, per la prima volta dietro la macchina da presa senza il fratello Ethan, e fa subito centro. Un film…
Joel Coen, senza la collaborazione del fratello Ethan, dirige questo nuovo, interessante adattamento filmico dell’opera di William Shakespeare dopo quelle di Akira Kurosawa, Orson Welles e Roman Polanski. Addentrando lo spettatore all’interno di quadri allucinati, geometrici e perturbanti tesi verso l’astrazione spettrale, soprannaturale e onirica, lo mette faccia a faccia…
Molto fedele all'originale di Shakespeare, al punto da essere teatrale sia nella sceneggiatura che nella (splendida) scenografia.
Visivamente è meraviglioso, il bianco e nero è usato in maniera suggestiva, è un film che poteva essere muto e sarebbe stato comunque una visione coinvolgente e memorabile.
Grandi interpretazioni da parte di tutti gli attori (con particolare…
Ebbene, oggi recensiamo l’acclamatissimo Macbeth (The Tragedy of Macbeth) con Denzel Washington. Osannato dalla Critica mondiale, soprattutto statunitense, non da noi, però. Usiamo il plurale maiestatico come se chi scrivesse questo pezzo fosse intonato a un pensiero discorde, per l’appunto, rispetto alle uniformi critiche lusinghiere di molti recensori, diciamo,…
"Venite spiriti che presiedete a pensieri di morte! Cancellate ora il mio sesso.
E riempitemi dalla testa sino ai piedi della crudeltà più truce.
Rendete denso il mio sangue.
Fermate l'accesso, il passaggio al rimorso, affinché nessuna visita dei sentimenti naturali scuota il mio proposito, o mantenga la pace tra esso e l'effetto.
Venite alle mie mammelle di donna e…
Ridurre il dramma shakespeariano al suo “haiku”, spogliandolo dell’inessenziale e riducendolo all’osso. Questa è l’idea su cui poggia The Tragedy of Macbeth, primo film di Joel Coen senza il fratello Ethan, ma con la presenza fondamentale di Bruno Delbonnel, che aveva già curato la fotografia di Inside Llewyn…
Questa classifica tratta dei film e dei serial migliori - ovviamente considerando esclusivamente le opere cui ho potuto assistere in maniera integrale e rispetto alle quali ho già scritto una recensione che si…
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Commenti (9) vedi tutti
A walking shadow on a bloody stage.
leggi la recensione completa di mckLa tragedia dell’uomo che si autocondanna...
leggi la recensione completa di Antonio_MontefalconeIl Macbeth come l'ho sempre sognato. Promosso a pieni voti!
leggi la recensione completa di simonebulleriJoel Coen alla direzione senza il fratello asciuga la tragedia di Shakespeare all'essenziale e ci fornisce una resa visiva superlativa con un b/n contrastatissimo e una serie di immagini e composizioni magistrali. Notevole l'interpretazione di Denzel Washington così come quella del suo storico doppiatore Francesco Pannofino.
commento di bombo1Una degna versione cinematografica di un capolavoro della letteratura. Grandi interpretazioni attoriali e un'estetica visiva molto coinvolgente e suggestiva.
leggi la recensione completa di mgcgioQuest’ennesima versione “cinematografica” della tragedia shakespeariana costituisce poco più che un esempio di teatro filmato. Ma cinema e teatro sono due medium molto diversi. L’overacting teatrale, le scenografie di cartapesta ecc., infatti convincono poco. E il film di Coen fatica ad emozionare, coinvolgere, catturare.
commento di ilcausticocinefiloDissimile dalla versione “selvaggia” di Welles o da quella cruenta di Polanski, questa di Coen ha notevole fascino suggestivo dato da una estetica di stampo “bergmaniana”. Estetica ottenuta da un “geometrico” impianto scenico esaltato dalla fotografia in BN.Il 4:3(rapporto d’immagine) scelta vincente. Denzel è un eccellente Macbeth.Voto:8.5/9
commento di ange88Poche foto, qui su FilmTv.it, su tale film. Nemmeno una sola immagine di Harry Melling. Poi aggiorneranno. Comunque, poco male. Questo Macbeth è il film più sopravvalutato del 2021.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirOperazione fantasia di Joel-senza-Ethan-Coen che non ha forza inventiva né riesce ad aggiornare i canoni della tragedia shakespeariana. L'adattamento resta prigioniero della maniera, al di là di tecnica e b/n, al pari di una buona messa in scena teatrale o poco più. Non ci ha creduto neppure chi lo ha prodotto. Nonostante tutto, bocciato.
commento di maurri 63