Regia di King Vidor vedi scheda film
Sorvolando su alcuni aspetti caricaturali, un valido e gagliardo melodramma incentrato prevalentemente sulle differenze di classe. I personaggi femminili, grazie alle valenti interpreti, posseggono sufficienti sfumature per intuirne le intime afflizioni e rendercene partecipi. Attese disilluse, abnegazione, devozione sono i requisiti del film, imprescindibili per il genere. Bilanciano i momenti smaccatamente lacrimevoli alcune gag comico-patetiche.
Angelica e raffinata. Sempre notevole sia come ragazzina legatissima alla mamma, sia come fanciulla (più matura) innamorata col volto in estasi. Eterea quando volteggia negli spazi. Delicata quando si sgretolata in tutta la sua fragilità nei frangenti drammatici.
Ruolo inusuale per lei (io la prediligo nei ruoli da dark lady), ma classe e bravura non vengono meno. Superba (forse un pelino eccessiva) nei panni della villica sguaiata dai vestiti kitsch; nondimeno in quelli dell'amorevole madre. Regala espressioni per cui molte attrici dovrebbero prendere appunti. Di più: le ultime dieci vincitrici del premio oscar come migliori protagoniste messe insieme non fanno mezza Barbara Stanwyck. Augh, ho detto.
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