Regia di Curtis Hanson vedi scheda film
Grady Tripp (Douglas) è uno scrittore di mezza età di Pittsburgh, in crisi creativa dopo il successo del suo romanzo d'esordio. Ha già un paio di matrimoni falliti alle spalle, si guadagna il pane insegnando letteratura in una scuola locale, è dedito alla marijuana, ha una tresca con la moglie (MacDormand) del preside e frequenta un suo studente tanto geniale quanto pericoloso (Maguire). È quest'ultimo a metterlo nei guai nel corso di una scorribanda improvvisata proprio a casa del preside. Ma è proprio quella l'occasione per mettere il professore davanti a una scelta radicale nella propria esistenza. Girato in chiave di humour nero, il film - tratto da una novella scritta da un giovane laureato all'Università di Pittsburgh - gira su se stesso alla ricerca dell'effetto grottesco e spiazzante a tutti i costi. Douglas sta sornionamente al gioco, Maguire è vagamente compiaciuto, le musiche (Bob Dylan, Van Morrison, Neil Young) sono un piacere per le orecchie ma il tutto è complessivamente noioso.
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