Regia di Curtis Hanson vedi scheda film
Un professore universitario di letteratura, nonché scrittore, è alle prese con una crisi creativa (ma sarebbe meglio parlare di ipertrofia: non riesce a smettere di scrivere, anche dopo che il suo ultimo romanzo ha superato le 2000 pagine) e con alcuni personaggi che gli ruotano intorno: un’amante sposata, un editore gay, un allievo geniale ma mitomane e altri ancora. Raccontare un personaggio bislacco e fuori di testa e affidarlo a un attore tendente al gigionismo come Michael Douglas rischiava di produrre un risultato ridicolo; invece lo sceneggiatore Steve Kloves e il regista Curtis Hanson, nonostante qualche scompenso (la McDormand risulta un po’ sacrificata), gestiscono la situazione con abilità e azzeccano una storia grottesca alla fratelli Coen, che diverte ma a modo suo fa anche commuovere.
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