Regia di Gian Pietro Calasso vedi scheda film
La follia e la gelosia spingono un giovane non molto attraente a pianificare l'uccisione di un amico che, al contrario, ha parecchia fortuna con le donne.
Questo lavoro fa parte di una tetralogia di gialli/thriller prodotti dalla Rai nel 1979 sotto il titolo complessivo di Quattro delitti; la fonte originaria è un racconto di Giorgio Scerbanenco, Come i gatti, trasformato in pellicola da una sceneggiatura del regista dell'opera, Gian Pietro Calasso. Gli altri tre film della serie recano le firme in regia di Vittorio Meloni e di Alberto Sironi (due episodi). Di Winchester M2 si ricorda senza dubbio la buona performance di un giovane protagonista già abbastanza quotato e destinato a una rosea carriera quale Alfredo Pea; in altri ruoli troviamo poi Evelina Vermigli-Gori, Roger Browne, Roberto Posse, Licinia Lentini, Mario Feliciani e, nella classica – per lui – parte del cattivo di turno, Tano Cimarosa. Calasso in quel periodo dirigeva abbastanza spesso per la Rai; il suo stile è autoriale, molto personale ma comunque spendibile per il vasto pubblico: un montaggio deciso e spesso serrato si accompagna a un uso parsimonioso delle musiche (di Egisto Macchi, peraltro) e a un ritmo in effetti piuttosto blando, quantomeno nella prima parte del lavoro. Scene e costumi eleganti, con riprese digitali abbastanza all'avanguardia, dato che stiamo pur sempre parlando del finire degli anni Settanta. Memorabile infine la sigla della serie Quattro delitti: e per forza, è opera di Paolo Conte. 4,5/10.
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