Regia di Franco Rossi, Marco Ferreri, Renato Castellani vedi scheda film
Mi interessava solo quello di Ferreri. Un po' lento e sfocato, specie nella parte centrale. Però già precorre Dillinger e tutto il suo discorso sugli interni domestici, il dominio degli oggetti, musica e immagini (le foto delle scolaresche) a riempire il vuoto. La presenza invadente della Chiesa, la famiglia atipica (qui costituita da nonna, nipote e balia), la frustrazione sessuale invece sono tipiche del primo Ferreri, quello delle grottesche commedie di costume. La parte finale dell'episodio, con la sua indeterminatezza narrativa, ha un che di bunueliano.
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