Regia di Davide Minnella vedi scheda film
Carmine (Esposito, qui in un ruolo vicinissimo a quella del Genny dei primi episodi di Gomorra) è affiliato a un clan camorrista guidato da un boss (Gallo) che ha un debito di riconoscenza verso il padre del ragazzo. Poiché quest'ultimo è un bonaccione senza alcuna inclinazione al crimine, viene spedito a Roma a gestire un ristorante che deve servire per riciclare il denaro sporco. Ma Genny si innamora di Consuelo (Scarano), una cuoca dall'enorme talento ma anche totalmente umorale, che trasforma il ristorante il un locale assai chic. Il boss non gradisce l'idea…
Al suo secondo lungometraggio, Davide Minnella sfrutta il potenziale di successo di due generi molto amati dal pubblico italiano: il gangster movie sul solco di Gomorra e Suburra e la passione per la cucina sul modello di MasterChef. Per cui largo spazio alla messa in bella mostra della preparazione di pietanze d'alta cucina (con ripetuti product placement) e sottotrama rosa a unire i due ingredienti. Il risultato finale - semplice come la pasta e patate ordinata nel finale - non sarà certamente degno di un quattro stelle Michelin, ma è gustoso e ha un buon ritmo.
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