Regia di Joe Carnahan vedi scheda film
Un canovaccio battuto all’inverosimile (il riferimento è ancora una volta Carpenter e il suo capolavoro “Distretto 13 – Le brigate della morte”) che, grazie a un bel gioco di scrittura e di attori, diventa un efficacissimo, essenziale e parsimonioso B movie.
“Copshop” funziona anche e soprattutto grazie ai propri attori: Gerard Butler raramente così carismatico, Frank Grillo volto bastardo e doppiogiochista perfetto e Toby Huss impeccabile killer schizoide. Sarà sopra le righe finché volete, a metà strada tra Tarantino (proprio nella definizione dei personaggi) e certo poliziesco d’azione anni ’70, ma possiede ironia e carica pulp a sufficienza per divertire e distinguersi.
Un gioco d’assedio che da esterno si fa interno, indubbiamente “déjà vù” (per citare una battuta dei personaggi), ma di gran pregio.
Joe Carnahan, già autore di pregevoli chicche di genere (“Smokin' Aces”, “A-Team”, “The Grey”), riconferma la propria verve. In attesa del capolavoro definitivo?
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