Regia di Claudio Gregori, Pasquale Petrolo, Eros Puglielli vedi scheda film
Dopo un incidente stradale, un gigolò rimane sfigurato orribilmente e diventa Lillo. Considerando che non è neppure granché intelligente, ora che è pure brutto perde il lavoro. L'uomo si rivolge perciò a Greg, che è un raffinato maestro di seduzione, per migliorare il suo azzerato sex appeal.
L'idea di partenza doveva presumibilmente essere quella di confezionare frettolosamente una commedia sgangherata e ridanciana per sfruttare l'onda lunga del successo televisivo/sul web di Lillo, protagonista assoluto del reality Lol (2021): qualcosa ovviamente è sfuggito di mano agli sceneggiatori (Lillo & Greg, più Tommaso Renzoni e Matteo Menduni), ai registi (Lillo & Greg, più Eros Puglielli) e ai produttori (Lucky Red: decisamente non gli ultimi arrivati), poiché il risultato è sciatto a dir poco. Interessante l'idea di andare controcorrente di questi tempi, per una volta, proponendo una storia in cui la bruttezza viene definita tale e non si gira attorno alle questioni estetiche appellandosi al body shaming o a qualsiasi altro canone del politicamente corretto più forzato; al di là di ciò è però impossibile trovare qualcosa di salvabile ne Gli idoli delle donne. Fatta eccezione per la partecipazione di Corrado Guzzanti, si capisce, a dir poco esilarante nella veste di un narcotrafficante colombiano dalla lama facile. Lillo & Greg sono bravi e questo non si discute, ma non è di sicuro con un lavoruccio simile che le loro capacità vengono esaltate; tra i comprimari in scena con loro si segnalano Marco Mazzocca, Ilaria Spada, Daniela Piperno, Francesco Arca e Valerio Lundini (altro nome sulla breccia della popolarità televisiva, da sfruttare prima possibile). Cento minuti in cui prevalgono gli sbadigli, anche per demeriti registici, specie nella direzione degli interpreti minori. 2,5/10.
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