Regia di Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch vedi scheda film
La vita montana,lo scorrere della natura...e due vite che divergono solo in modo apparente.
Pietro e Bruno (Marinelli e Borghi) amici d'infanzia e ora uomini,cercano di cancellare le impronte dei loro padri .Attraverso le difficolta' della vita i due finiscono sempre per ritornare a casa,sulle montagne.Diretti dai belgi Groeninger e Vandermeersch (vedere alcune prove precedenti come Alabama Monroe e Beautiful Boy) traggono dal romanzo di Paolo Cagnetti premio Strega un'amicizia che percorre una vita intera ,forte e selvaggia ,un legame fatto di fughe e ritorni di rapporti genitoriali anche fatto di scontri conflittuali ,di scelte di vita non sempre finite bene,ma l'amore verso la montagna riesce sempre a unire i fili dei due ragazzi.Il ritmo e' lento e la durata e' lunga,ma tutto scorre e non lascia indifferenti,uno spettacolo come i monti della Valle D'Aosta affascina e non annoia mai con immagini fotografate quasi in un modo inusuale alternate ai silenzi che valgono piu' di tanti dialoghi che parrebbero solo inutili.Secondo me le prove di Marinelli e Borghi dimostrano solo la bravura e l'impegno che hanno profuso all'opera e alla commozione che hanno saputo trasmetterci (non riesco a pensare quanto di meglio possano fare in futuro).Puro cinema,pure emozioni....non so oggi quanto di meglio si possa avere dopo aver visto lavori come questo.Per me consigliatissimo (per gli amanti della montagna imperdibile).
Le otto montagne (2022): Alessandro Borghi
Le otto montagne (2022): Filippo Timi
Le otto montagne (2022): locandina
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Lo hai spiegato molto bene Ezio
Interessante che Groeninger, regista che stimo parecchio, abbia diretto un film ispirato al romanzo del nostro Cagnetti. Dalle tue parole il risultato pare notevole.
Per me...emoziona gli occhi e la mente...poi ogni cosa è suggestiva.
@ezio, @darkglob: Cognetti.
Il film non l'ho visto (tutto). L'umanista Cognetti, così come lo scientifico Giordano, sono due autori molto simili che mi stanno simpatici (parlo di quel che dicono al di fuori delle loro opere). Entrambi però devono ancora scrivere IL loro romanzo (non ho letto Tasmania).
Un saluto.
Grazie Matteo
Che brutta cosa sbagliare i nomi, mi cospargo il capo di cenere :-D Purtroppo ho letto il commento di @mck solo ora, la notifica non s'era vista.
Comunque esiste pure un simpatico "bitontino" assurto agli onori della cronaca, magari con la “banda del taglio del telo” ci si fa un film ;-)
https://www.dabitonto.com/cronaca/assalti-ai-tir-in-manette-due-pregiudicati-uno-e-bitontino.htm
Come Corona
Chi Fabrizio Rolli ?
MAURO
Hai ragione...Mauro Corona vive e ama la montagna...
Brava Rolli
Non mi ha fatto impazzire, forse perché avendo letto il libro trovo troppe sottrazioni in fase visiva che non compensano a sufficienza. Un'amicizia anomala comunque che compensa le storture dei protagonisti.
ammetto di non aver letto il libro e il film aveva qualche buco irrisolto....ma poi ho conosciuto chi ha letto il libro e mi ha confermato che qualche vuoto di scrittura c'e' pure li.....grazie del tuo passaggio
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