Una storia di amicizia, di padri e di figli e delle scelte che facciamo nella vita che ci viene data, sullo sfondo di montagne da scalare fisicamente e psicologicamente. Una storia universale sull’inesorabile ricerca che ci spinge a conoscere noi stessi e al contempo ad essere fedeli agli altri.
La parte più fuffo-ideologica di Cognetti (che sui rischi del turismo di massa però ha ragione in pieno, anche solo 'banalmente' dalla prospettiva economica del consumo/fruizione di risorse non riproducibili) resta sullo sfondo il che rende il film godibile. 4*
Il formato dell'immagine evidentemente disattiva la ricerca del paesaggio; sembra chiaro si voglia concentrare tutta l'attenzione sulla storia. Ma l'aspetto più inquietante è la maniacale ricerca di SPEGNERE ogni luce, ogni brillantezza che possa regalare l'ambiente montano rendendo triste, grigia e buia quest'esperienza di vita e cinematografica.
Una storia stiracchiata e raccontanta in maniera esageratamente prolissa (poteva benissimo durare meno di 90 minuti invece di 150). Per un film che si basa su panorami e lunghi silenzi meditativi, inspiegabile la scelta del formato 4/3.
L'amicizia tra un bambino di città in vacanza in montagna e un ragazzino locale nel corso degli anni: se da un lato, l'intento didattico di mostrare la realtà aostana è riuscito, dall'altro la storia si sfilaccia negli anni, mantenendo in vita troppe metafore (chiusura-apertura al mondo)e controllando poco nel finale la materia del libro omonimo.
Una piacevole sorpresa. La natura, l'amicizia, le difficoltà, lo scorrere del tempo. Quasi un documentario che ha la capacità di catturare l'attenzione fino alla fine.
Ottimo film a parer mio sotto tutti i punti di vista. Recitazione perfetta, bellissima storia, bei costumi adeguati alla vicenda e alle epoche, colonna sonora meritevole, stupenda fotografia che ti fa entrare i quei bellissimi paesaggi. Per me 8 e mezzo/9. Da vedere!
Nel narrare la storia, e le difficoltà, di due amici che crescono insieme in mezzo alle montagne, in cerca della propria identità, il film sa farsi evocativo, poetico, e trasmette delle belle emozioni. Fantastica la fotografia dei paesaggi naturali e ottima l’interpretazione dei due protagonisti. Voto 7,5/10.
Bel film. Profondo.Intenso. Dolce. Amaro.Borghi sempre grande. Marinelli anche, una piacevole sorpresa . Spero continuino a lavorare all’estero con registi stranieri. È l’unico modo x crescere. Da noi film di Natale e di vacanze..Voto 8
Film lentissimo e noioso che fa venire il sospetto (come anche per il romanzo, che comunque è migliore) che la storia sia solo una scusa per parlare di montagna e, nel caso del film, per mostrare bellissimi paesaggi alpini.
Tratto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti, "Le otto montagne" riesce nell'intento affatto scontato di trasmetterne la pura essenza poetica. Per un film che tratta della bella amicizia e della montagna come unico luogo che rende possibile l'ascolto del silenzio. La regia non esagera mai, lasciando che a farlo sia l'eternità dei luoghi. Lirico.
Riuscito e fedele adattamento del romanzo omonimo Premio Strega di Paolo Cognetti. E’ una dolente riflessione su quanto i luoghi in cui si cresce influenzino la nostra vita. Il formato 4:3 racchiude le cime della Valle d’Aosta e la bella storia di un’amicizia profonda (la coppia Marinelli-Borghi). Eleganza ed emozioni.
Film nel complesso riuscito, un po' lento nei primi 40' e un po' tronco nel finale. Timi, Borghi e Marinelli azzeccatissimi. Vuole emozionare, e ci riesce
Co-produzione dal piglio convenzionale e mainstream che, però, sa emozionare grazie alla capacità dei due registi di raccontare le tappe di un rapporto inscalfibile, discontinuo nel tempo e legato a uno spazio fisico limitato eppure capace di resistere alla lontananza tra i protagonisti e alla loro necessità di trovare il proprio posto nel mondo. 7
Dal bestseller di Paolo Cognetti, arriva al Festival di Cannes in Concorso, la trasposizione de Le otto montagne: un film riuscito soprattutto nella sua convincente prima parte preparatoria, che conduce poi ad un finale zoppicante ed episodico che procede a sbalzi e in modo didascalico.
Pietro e Bruno (Marinelli e Borghi) amici d'infanzia e ora uomini,cercano di cancellare le impronte dei loro padri .Attraverso le difficolta' della vita i due finiscono sempre per ritornare a casa,sulle montagne.Diretti dai belgi Groeninger e Vandermeersch (vedere alcune prove precedenti come Alabama Monroe e Beautiful Boy) traggono dal romanzo di Paolo Cagnetti premio Strega un'amicizia che… leggi tutto
Le otto montagne, film tratto dal noto ed omonimo romanzo di Paolo Cognetti ( vincitore del prestigioso Premio Strega nel 2017) è stato uno degli ultimi film ammessi al Concorso di Cannes 75.
Diretto dal noto regista belga Felix Van Groeningen (The misfortunates, Alabama Monroe, Belgica) assieme all’attrice belga Charlotte Vandermeersch, il… leggi tutto
Non voglio mettere in discussione il tema centrale del film, l' esistenzialismo come ricerca di Vita, riesce ad essere discretamente rappresentato, specie nella prima parte del film (rapporto padre/figlio).
Invece mi preme evidenziarne in negativo, il timbro registico, la messa in scena (premesso che non ho letto il libro) troppo didascalica, aritmica e confusa, con spiegoni "a voce" che… leggi tutto
“Cintura nera di come si schiva la vita”, Michele Rech in arte ZeroCalcare, classe 1983 from Arezzo, Francia e Ponte Mammolo, compie con questo “Quando Muori Resta a Me”, facente parte del suo…
"Le otto montagne" è una coproduzione italo-belga, diretta da due registi del Belgio ma interamente recitata in italiano e tratta dal romanzo Premio Strega di Paolo Cognetti. È un film di ambizioni internazionali e specialmente europee, come è stato giustamente osservato, che dell'ambientazione in montagna arriva a farne il suo fulcro, anche se poi la scelta del formato 4/3…
Questo film solleva più di un dubbio. Innanzitutto una storia tutto sommato neanche troppo interessante, pur tratta da un'esperienza di vita diretta. A ben vedere non sapendo che fare nella vita... comunque se ha avuto successo...
Il formato dell'immagine evidentemente disattiva la ricerca del paesaggio, ma peggio in tutto il film non si tenta minimamente di inserire qualche…
Nonostante il crescente scollamento tra il pubblico e i super-hero movie, Blue Beetle esordisce con un buon secondo posto, facendo registrare un incasso totale di poco meno di 530.000 euro e accodandosi a Barbie, ma…
Nonostante le sole 32 sale riservategli (dato che non ha mancato di suscitare polemiche tra gli appassionati del genere che attendevano il film da tempo), Demeter - Il risveglio di Dracula di André…
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La missione non è più impossibile da anni, visto che il franchise con protagonista Ethan Hunt è uno dei più lunghi e prolifici della storia del cinema, ma stupisce sempre vedere la…
E' un film maestoso, lento (ma non noioso), silenzioso e affascinante esattamente come le montagne che rappresenta. Ha una narrazione volutamente semplice, diretta, sobria e quasi minimale che funziona perfettamente e che fa risaltare le bellezze delle montagne che ci mostra e, soprattutto, dà risalto alle performance dei due attori principali: Luca Marinelli e Alessandro Borghi, due…
Passano gli anni, ma il fascino di Indi resta immutato. Indiana Jones e il quadrante del destino registra un ritorno col botto (è il nono miglior esordio dell’anno e unico film uscito questa settimana a…
Elementare. Non c'è spazio per le sorprese in questi appuntamenti del lunedì. D'altronde non potrebbe essere diversamente, visto che la missione alla quale devono assolvere è quella di illustrare…
Una storia di amicizia, stiracchiata, non si sa perché, su due ore e mezza che ucciderebbero un orso grizzly. Questo è, in soldoni, il caso di questo strano film, girato da una coppia di registi belgi, Felix Von Groeningen e Charlotte Vandermeersch, a cui è venuto veramente bene solo un film, "Alabama Monroe", 2012, che da "le plat pays" s'inerpicano sulle Alpi, accompagnati…
Film furbetto che sfrutta la telegenia della montagna per aver facile presa sugli spettatori ma non dà nulla di valore aggiunto. Gioca sui silenzi riempiendoli di chiacchiere (addirittura una inutile voce fuori campo, segnale inequivocabile di una manifesta fragilità narrativa) e si incunea in una denuncia della società moderna fatta di puerili situazioni. Film scarsino ma,…
Ci si aspettava un ottimo esordio, e invece è stato dominio assoluto. I dati fatti registrare da Fast X sono, assieme a quelli di Super Mario Bros. – il film (ancora sul podio, alla settima settimana di…
Non voglio mettere in discussione il tema centrale del film, l' esistenzialismo come ricerca di Vita, riesce ad essere discretamente rappresentato, specie nella prima parte del film (rapporto padre/figlio).
Invece mi preme evidenziarne in negativo, il timbro registico, la messa in scena (premesso che non ho letto il libro) troppo didascalica, aritmica e confusa, con spiegoni "a voce" che…
Pietro è figlio di una media borghesia che passa le vacanze estive in Valle D’Aosta. Ha un padre dedito al lavoro, che nei pochi giorni di ferie che si concede all’anno, scala montagne, sempre pronto a mettersi alla prova, sempre pronto a testare le sue capacità. Si trascina dietro il figlio Pietro che svilupperà nei confronti di quell’ambiente un…
Pietro, di famiglia borghese, trascorre le vacanze estive insieme alla madre, insegnante, in un borgo della Valle D'Aosta; il padre, Giovanni, li raggiunge, da Torino, nella casa presa in affitto, nei giorni di libertà dal lavoro. A Giovanni piace scalare le vette della regione, ben oltre i 3000 metri di quota; abitua il figlio a seguirlo. Gran parte del molto tempo libero, Pietro la…
Pietro e Bruno (Marinelli e Borghi) amici d'infanzia e ora uomini,cercano di cancellare le impronte dei loro padri .Attraverso le difficolta' della vita i due finiscono sempre per ritornare a casa,sulle montagne.Diretti dai belgi Groeninger e Vandermeersch (vedere alcune prove precedenti come Alabama Monroe e Beautiful Boy) traggono dal romanzo di Paolo Cagnetti premio Strega un'amicizia che…
Come era prevedibile l’effetto nostalgia ha pagato. E anche bene. Titanic ha monopolizzato il fine settimana e con i suoi 290 schermi ha portato nelle casse della società che lo distribuisce (Walt Disney…
Questa è una di quelle settimane in cui a giocare un ruolo fondamentale nella lettura della classifica entrano in campo anche altri elementi al di fuori del semplice incasso in euro. Per dare una dimensione…
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Commenti (22) vedi tutti
La parte più fuffo-ideologica di Cognetti (che sui rischi del turismo di massa però ha ragione in pieno, anche solo 'banalmente' dalla prospettiva economica del consumo/fruizione di risorse non riproducibili) resta sullo sfondo il che rende il film godibile. 4*
commento di Karl78Il formato dell'immagine evidentemente disattiva la ricerca del paesaggio; sembra chiaro si voglia concentrare tutta l'attenzione sulla storia. Ma l'aspetto più inquietante è la maniacale ricerca di SPEGNERE ogni luce, ogni brillantezza che possa regalare l'ambiente montano rendendo triste, grigia e buia quest'esperienza di vita e cinematografica.
leggi la recensione completa di BradyUna storia stiracchiata e raccontanta in maniera esageratamente prolissa (poteva benissimo durare meno di 90 minuti invece di 150). Per un film che si basa su panorami e lunghi silenzi meditativi, inspiegabile la scelta del formato 4/3.
commento di Aiace68L'amicizia tra un bambino di città in vacanza in montagna e un ragazzino locale nel corso degli anni: se da un lato, l'intento didattico di mostrare la realtà aostana è riuscito, dall'altro la storia si sfilaccia negli anni, mantenendo in vita troppe metafore (chiusura-apertura al mondo)e controllando poco nel finale la materia del libro omonimo.
commento di maurri 63Un bel film, sobrio, poetico e appassionato, che colpisce e funziona con eleganza e maestria.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUna piacevole sorpresa. La natura, l'amicizia, le difficoltà, lo scorrere del tempo. Quasi un documentario che ha la capacità di catturare l'attenzione fino alla fine.
commento di iroOttimo film a parer mio sotto tutti i punti di vista. Recitazione perfetta, bellissima storia, bei costumi adeguati alla vicenda e alle epoche, colonna sonora meritevole, stupenda fotografia che ti fa entrare i quei bellissimi paesaggi. Per me 8 e mezzo/9. Da vedere!
commento di LemonTreeBel film, profondo. Unica pecca l’eccessiva durata.
commento di Falco00La meglio gioventù degli attori italiani in mano alla meglio gioventù dei registi del Belgio, Mah!!!
leggi la recensione completa di ilpadredituttiNel narrare la storia, e le difficoltà, di due amici che crescono insieme in mezzo alle montagne, in cerca della propria identità, il film sa farsi evocativo, poetico, e trasmette delle belle emozioni. Fantastica la fotografia dei paesaggi naturali e ottima l’interpretazione dei due protagonisti. Voto 7,5/10.
commento di alexio350Dopo un'ora e qualcosa sono stato spaventato da quanto mancava alla fine. Mi spiace.
commento di PieroBel film. Profondo.Intenso. Dolce. Amaro.Borghi sempre grande. Marinelli anche, una piacevole sorpresa . Spero continuino a lavorare all’estero con registi stranieri. È l’unico modo x crescere. Da noi film di Natale e di vacanze..Voto 8
commento di DecimoFilm lentissimo e noioso che fa venire il sospetto (come anche per il romanzo, che comunque è migliore) che la storia sia solo una scusa per parlare di montagna e, nel caso del film, per mostrare bellissimi paesaggi alpini.
commento di Artemisia1593La vita montana,lo scorrere della natura...e due vite che divergono solo in modo apparente.
leggi la recensione completa di ezioVale la pena vederlo anche solo per la fotografia e l'interpretazione di Borghi. Forse si poteva accorciare un po'. Voto 7.
commento di PacxiottoBei paesaggi e basta. Il resto è noia contornata da errori tecnici.
commento di gruvierazTratto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti, "Le otto montagne" riesce nell'intento affatto scontato di trasmetterne la pura essenza poetica. Per un film che tratta della bella amicizia e della montagna come unico luogo che rende possibile l'ascolto del silenzio. La regia non esagera mai, lasciando che a farlo sia l'eternità dei luoghi. Lirico.
commento di Peppe ComuneMagica storia di una vera amicizia calata dentro uno scenario strepitoso per bellezza e durezza!!! Veramente bello.
commento di mike53Riuscito e fedele adattamento del romanzo omonimo Premio Strega di Paolo Cognetti. E’ una dolente riflessione su quanto i luoghi in cui si cresce influenzino la nostra vita. Il formato 4:3 racchiude le cime della Valle d’Aosta e la bella storia di un’amicizia profonda (la coppia Marinelli-Borghi). Eleganza ed emozioni.
commento di Antonio_MontefalconeFilm nel complesso riuscito, un po' lento nei primi 40' e un po' tronco nel finale. Timi, Borghi e Marinelli azzeccatissimi. Vuole emozionare, e ci riesce
commento di Gibbon92Co-produzione dal piglio convenzionale e mainstream che, però, sa emozionare grazie alla capacità dei due registi di raccontare le tappe di un rapporto inscalfibile, discontinuo nel tempo e legato a uno spazio fisico limitato eppure capace di resistere alla lontananza tra i protagonisti e alla loro necessità di trovare il proprio posto nel mondo. 7
commento di rickdeckardDal bestseller di Paolo Cognetti, arriva al Festival di Cannes in Concorso, la trasposizione de Le otto montagne: un film riuscito soprattutto nella sua convincente prima parte preparatoria, che conduce poi ad un finale zoppicante ed episodico che procede a sbalzi e in modo didascalico.
leggi la recensione completa di alan smithee