Regia di Mike Middleton (Massimo Mida Puccini) vedi scheda film
Non sono molte le regie di Massimo Mida, fratello di Gianni Puccini e qui coperto dallo pseudonimo anglofono di Mike Middleton; questo Lsd, dagli svariati sottotitoli (Inferno per pochi dollari, La droga del secolo, Una atomica nel cervello), è una spy story di mediocre caratura diretta con discreta verve e recitata in maniera pressochè dignitosa, ma che mostra i suoi limiti innanzitutto in fase di scrittura. La sceneggiatura di Mida/Middleton/Puccini, Odoardo Fiory e Bruno Baratti infatti non guarda in faccia alla verosimiglianza delle situazioni, delle trovatine estemporanee e dei dialoghi messi in scena; ciò che conta qui è scimmiottare James Bond e tutto il resto passa immediatamente in secondo piano. Ma già clonare lo 007 di Ian Fleming con un protagonista non eccelso come Guy Madison è un chiaro segno della ristrettezza dei mezzi e delle possibilità dell'operazione; nel cast non compaiono peraltro nomi di chiara fama e così il ruolo centrale femminile spetta a Franca Polesello, curiosamente già nel cast di un simile lavoruccio girato un paio di anni prima, Agente 077 missione Bloody Mary (regia di Sergio Grieco). Il momento più basso (realmente trash) dell'intera pellicola: quando gli agenti segreti internazionali localizzano in Calabria (!) il centro dei traffici mondiali di droga. Tolti alcuni scivoloni di simile livello, il prodotto è comunque godibile entro i suoi dichiarati limiti. Da notare la tendenziosa presa di posizione censoria nel sottotitolo Inferno per pochi dollari, quando in realtà non si tratta affatto di un film di denuncia contro la droga, ma di una più o meno onesta storia di spionaggio. 2,5/10.
Un'organizzazione terroristica si propone di conquistare il mondo spargendo lsd ai quattro venti. L'agente segreto Rex Miller si opporrà con tutte le sue forze e i suoi marchingegni supertecnologici.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta