Regia di John David Moffat IV vedi scheda film
Horror indipendente senza effetti speciali, che plagia Saw nell'assunto, senza seguire un percorso innovativo. Brutte interpretazioni - dovute a una scadente sceneggiatura - al servizio di una pessima regia. Inguardabile.
Sei sconosciuti si svegliano in una stanza piena di armi e sono costretti a uccidersi a vicenda, o a guardare morire qualcuno a cui tengono molto. La dottoressa Kasuma (Cheverly Amalia), comparendo su un monitor posto al centro del locale, spiega loro che sono cavie di un test. Ad ogni scadenza, stabilita da un timer che conteggia 15 minuti, se i prigionieri non faranno la loro scelta un loro caro verrà ucciso.
John David Moffat IV si presenta sulla scena come regista di una bruttissima sceneggiatura che a distanza di oltre sedici anni ripropone per l'ennesima occasione il leit motiv di Saw (James Wan, 2004), già plagiato incalcolabili volte e sempre con esiti scadenti. In questo caso autori dello script sono Ryan Graff e Jill Killington, due autori poco ispirati che si limitano a proporre questi sei anonimi personaggi mentre si sgolano per tutto il tempo, urlando monologhi a sé stanti, senza mai veramente interagire tra loro. La location è data da uno squallido magazzino, male illuminato e sono del tutto assenti gli effetti splatter. Per intenderci, non un solo delitto è graficamente rappresentato sullo schermo. Produzione indipendente priva di senso, per nulla spettacolare. Davvero è incomprensibile come ancora qualcuno tenti, inutilmente, di proporsi sulla scena cinematografica con un prodotto così insignificante.
"Si sprecano più energie per dimostrare di non essere stupidi di quelle che si impiegano per manifestare intelligenza."
(Mario Laganà)
Trailer
F.P. 10/07/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 80'05")
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