Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
Sicilia; due clan mafiosi si scannano sotto lo sguardo ben poco imparziale della polizia. Anche se non maschera la sua vocazione commerciale il film denuncia senza titubanze la collusione tra le istituzioni e la malavita. Girato di corsa con mezzi limitati “Il boss” non manca di difetti; privo di un disegno d'assieme il film si affida a singoli episodi, a caratterizzazioni colorate (Vittorio Caprioli), ha un appendice improduttiva nel rigido Henry Sylva, qua e là è anche sguaiato ma non mancano trovate riuscite (il finale ad esempio è degno di Melville) e un regista c'è.
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