Regia di Enrico Brignano vedi scheda film
Enrico è ormai un uomo maturo quando viene lasciato da Silvana; alle pene d'amore si aggiungono quelle lavorative: la ricerca di un'occupazione va di pari passo con quella di una fidanzata, finché Enrico conosce Elvira. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma Silvana si riaffaccia sulla sua vita ed Elvira intanto rimane incinta; come se non bastasse, l'uomo conosce una bella sudamericana con cui stringe una profonda amicizia.
L'esordio registico di Enrico Brignano nel cinema è destinato molto probabilmente a rimanere un unicum nella sua carriera: Si fa presto a dire amore è un film neppure brutto o mal fatto, ma semplicemente anonimo, che si confonde con cento altre commedie sentimentali coeve (a partire da quelle di Pieraccioni, come giustamente nota il recensore di Filmtv.it) e scorre via senza lasciare traccia del suo passaggio. Brignano se la cavicchia come protagonista anche nei momenti drammatici, ma rimane in ogni caso più adatto al palcoscenico o al piccolo schermo; qui al suo fianco sul set ha Vittoria Belvedere, Samuela Sardo, Corrado Olmi, Luigi Diberti, Isabel Perez, Mario Donatone e Zoe Incrocci (e in un ruolino compare anche Raffaele Vannoli). Un'ora e mezza senza pensieri, senza complicazioni e con il lieto fine rosa che cala come la lama del boia: attesa, ma sempre un po' drastica; la sceneggiatura è frutto di un lavoro a otto mani e quattro teste, quelle dello stesso regista/protagonista e di Roberto Leoni, Natalia Gambino e Augusto Caminito, partendo da un soggetto degli ultimi due. 3/10.
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