Regia di Dario Donati vedi scheda film
Joe D'Amato prova ad emanciparsi dal porno, dove è ormai un nome di punta, e gira questo filmetto erotico con protagonista la stellina del momento, quella Tinì Cansino che in tv spopolava denudata ad hoc in Drive in. La pellicola è un concentrato di ovvie banalità e scenette pretestuose, tutto finalizzato a mostrare le grazie (e prego!, non c'è che dire) della bella protagonista; e se lo spettatore maschio, dopo un po' di tempo, dovesse accorgersi che la Cansino sta anche recitando, non potrà che rimanere però trafitto da un senso di delusione nello scoprire che la ragazza non è assolutamente in grado di atteggiarsi davanti alla macchina da presa. Insomma, come film è una porcata - e i cugini che fanno sesso fra di loro non sono certo un granchè come esempio: non saranno cugini carnali, ma i loro rapporti di certo lo sono -, ma D'Amato/Massaccesi/Donati (è sempre lui) ha per lo meno un discreto gusto nello scegliere luci e immagini (è anche direttore della fotografia); il che gli vale quel poco di voto in più del nulla. Nel cast anche un becero figuro che qualche anno dopo avrà il suo quarto d'ora di celebrità televisivo, Antonio Zequila. 2/10.
Fotomodella italoamericana da NY torna nel Belpaese, dove ritrova il cuginetto. Il quale non perde tempo...
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