Regia di Mario Ferrero vedi scheda film
Nella Russia di inizio Novecento una famiglia di nobili decaduti, che fa capo a Ljubov' Andreevna, si ritrova costretta a vendere dei terreni per poter sopravvivere; tra questi c'è anche l'amato giardino dei ciliegi.
Suddivisa in due parti per la duplice trasmissione in prima serata, questa trasposizione de Il giardino dei ciliegi di Cechov è prettamente teatrale, impostata sui canoni del palcoscenico e quasi per nulla virata agli standard del piccolo schermo, se non per i movimenti della macchina da presa a seguire l'azione e i dialoghi dei personaggi. D'altronde, pur avendo lavorato molto anche per la Rai, in regia c'è qui Mario Ferrero, certamente più noto per la sua attività teatrale; a sua disposizione nel cast ci sono ottimi interpreti come Andreina Pagnani, Gastone Moschin, Mario Carotenuto, Irene Aloisi e Tino Carraro. Il risultato non delude per le aspettative del tempo; oggi ovviamente può sembrare parecchio datato, anche per colpa di un bianco e nero che nel 1968 ancora la televisione di Stato esitava ad abbandonare. Due ore e mezza di durata, all'incirca, nel complesso: intrattenimento 'alto', per la nobile origine letteraria del copione, ben impostato e ben confezionato, ma inevitabilmente legato in maniera stretta all'epoca in cui è stato prodotto. 4,5/10.
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