Regia di Chris Marker vedi scheda film
Tokyo nel 1988 raccontata da Chris Marker come turista, in compagnia dell'attrice Arielle Dombasle, sua fidanzata dell'epoca.
Strade, vetrine, negozi, scale mobili, giapponesi ossequiosi e indaffarati, traffico automobilistico, folle accalcate al mercato, ma anche gli immancabili – per il regista – gatti e gufi: questa è la Tokyo raccontata da Chris Marker, cineasta imprevedibile che per una volta si diverte a fare la cosa più prevedibile in assoluto: un filmino delle vacanze. In compagnia della fidanzata dell'epoca, l'attrice franco-americana Arielle Dombasle, Marker vaga per le vie della capitale giapponese con uno sguardo curioso ma al contempo smarrito, perdendosi a contemplare la vetrina di una boutique o una bancarella del mercato, per soffermarsi nel finale del cortometraggio su un dotatissimo violinista in una sala da concerti. La Dombasle recita un po' la parte della svampita nei primi minuti, proponendo un chiacchiericcio fatuo che presto lascia posto ai rumori della strada, della gente. Certo non tra i migliori titoli di Marker, ma comunque un documento – nei suoi evidenti limiti – degno di un'occhiata per seguaci, completisti e, perché no?, amanti del Giappone. 5/10.
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