Regia di Mario Bava vedi scheda film
Un gruppo di cosmonauti si reca su di un pianeta da cui proviene uno strano segnale e dovrà fare i conti con un incubo. Prima di La cosa, di Alien e addirittura di 2001: Odissea nello spazio (ma il film di Scott è quello che gli è più clamorosamente debitore), il mai abbastanza ricordato Mario Bava confeziona un'avventura fantascientifica nerissima, che mischia l'immaginario avveniristico dell'esplorazione spaziale con lo straordinario horror gotico di opere come La maschera del demonio ed Operazione paura, ottenendo un risultato ancora oggi estremamente affascinante. La vicenda è di per sé ricca di suggestioni (l'idea, anche molto moderna, di parassiti fatti di energia che controllano corpi privi di volontà, lo scontro fra due specie reciprocamente aliene che vogliono sopravvivere, un sacrificio finale che serve solo a spostare "altrove" la colonizzazione) ma a farla da padrona è certamente la messa in scena: lunghi silenzi, colonna sonora claustrofobica, effetti sonori inquietanti (la voce registrata del gigante...), uso delle luci straordinario e recitazione quasi sempre tenuta nelle righe. Tutti elementi che concorrono a creare momenti bellissimi come l'emersione dei morti dalle tombe di metallo, il funerale e la rivelazione del piano dei parassiti. Sicuramente ha qualche sbavatura dovuta all'inevitabile scorrere del tempo, ma si tratta senza dubbio di un prodotto di genere rigoroso e potente come non se ne vedono spesso.
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