Regia di Mario Bava vedi scheda film
Due astronavi atterrano su un pianeta sconosciuto e apparentemente senza vita dopo aver captato un segnale di SOS. In realta' il pianeta e' abitato da esseri alieni visivamente appena percettibili, che si impossessano dei corpi dei vivi e dei morti. Mario Bava, piccolo maestro (solo per via degli scarsissimi mezzi) dell'horror nostrano, si cimenta nel suo unico film di fantascienza, genere poco battuto dalle produzioni e dai registi italiani. Gia' dal titolo TERRORE NELLO SPAZIO si presenta come un science-fiction contaminato dal genere horror, realizzato con uno stile "terribilmente" vintage e fumettistico, molto kitch, specie nella realizzazione delle tute degli astronauti e dell'astronave stessa, e con chiari riferimenti, almeno per me, alla pop-art, discorso che lo stesso Bava approfondira' ulteriormente tre anni dopo nel divertente e spassoso DIABOLIK. Il modello di ispirazione sembra essere il classico di fantascienza L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI di Don Siegel, e da grande direttore della fotografia quale e' sempre stato, Bava cura molto l'aspetto visivo e cromatico, riuscendo a creare un'atmosfera suggestiva e seducente come nei suoi migliori film horror e con almeno due grandi momenti: la resurrezione degli astronauti morti che escono avvolti da teli di plastica da delle tombe coperte da lastre di metallo e quando Barry Sullivan e Norma Bengell trovano i resti di un'astronave con gli enormi scheletri degli umanoidi che la abitavano. Inutile che mi metta in coda pure io a citare quale film abbia poi influenzato questa scena. Purtroppo per quanto siano visivamente belli, i film di Mario Bava tendono ad essere fragili dal punto di vista narrativo. Infatti verso la meta' la sceneggiatura comincia a zoppicare creando alcuni buchi e tempi morti. Il film comunque si riprende brillantemente verso la fine, con un colpo di scena che io personalmente reputo geniale: "come ci accoglieranno?", "bene spero...per loro". Tra gli interpreti, oltre al gia' citato attore americano Barry Sullivan e alla cantante-attrice brasiliana Norma Bengell, si riconoscono Ivan Rassimov e Federico Boido, presenze molto attive negli spaghetti-western. TERRORE NELLO SPAZIO, seppur imperfetto, resta una delle pellicole piu' rappresentative e innovative nella filmografia di Mario Bava e uno dei migliori (se non il migliore) film di fantascienza italiani realizzati, ma anche a livello internazionale resta un piccolo gioiellino che, nel suo genere, occupa un posto di tutto rispetto. Curioso come un regista di talento come Mario Bava che si e' sempre mosso nei meandri del cinema di sere B, abbia sempre esercitato la sua professione semplicemente per "campare", come ha specificato lui stesso in un'intervista nel libro di Teo Mora sul cinema horror, e abbia poi avuto idee talmente geniali da influenzare registi e autori di grido. Il caso piu' clamoroso e' senz'altro lo spettro della bambina in OPERAZIONE PAURA, idea geniale che dopo soli due anni Fellini gli ha "scippato" per il suo episodio in TRE PASSI NEL DELIRIO. Spero che il maestro romagnolo all'epoca gli abbia offerto almeno una cena. E poi naturalmente nel 1979 e' stata la volta di Ridley Scott e del suo ALIEN, anche se Mario Bava in questo secondo caso dal paradiso non se la sara' presa poi troppo male.
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