Regia di Hleb Papou vedi scheda film
Un Calvagna un po' woke, un po' BLM, un po' confuso ma ugualmente ridicolo: teribbile. Il tutto reso ancor più ridicolo dalla sgradita comparsata del Michael Moore nostrano Sabina Guzzanti. 'Non è il tipico film italiano che parla della solita crisi borghese dei 50-60enni', afferma il regista. No, sarà il tipico film italiano pseudoproletario che segue la retorica (pure il tramonto romano da cartolina vs la ricca Milano...) del borghese marxistoide o catto-comunista/catto-pauperista 50-60enne in crisi (la summenzionata Moore, per dire, non sarà mica borghese e 50-60enne?) - che poi è la stessa del 20-30enne illuso. E continua: 'il nostro film non è stato fatto per un algoritmo, non segue una moda. In qualche modo bisogna anticiparle le mode, non seguirle'. Togliete tutti i 'non' e resta l'essenza del film-ino.
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