Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
Confesso di non averci capito niente, ma pare che non me ne debba preoccupare: il video/selfie a fine pellicola (ce n'è uno anche all' inizio) di Ethan Hawke che disquisisce sul film conferma che non ci ha capito niente nemmeno lui, quindi... E' però una grande regia quella di Ferrara, scurissima, nel suo "stile sgranato", una roma notturna e magistralmente desertificata, un'atmosfera apocalittica dentro un tempo non definito (non definibile?), preda e vittima delle sue stesse distorsioni e depravazioni sensoriali, religiose e politiche. E' un film che gioca molto col tempo, e che forse a causa di ciò riesce curiosamente ad annoiare pur tenendoti continuamente in tensione nell'aspettativa di quegli eventi che ora si realizzano ma che subito dopo devono ancora essere, o che, pur essendo stati, nascondono e promettono un presente in divenire.
Lavoro interessante e per le mie possibilità piuttosto difficile: non sono in grado di darne una valutazione "affidabile". Accendo una sufficienza che è umilmente salomonica, sospettando che possa meritare qualcosa (forse molto) di più.
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