Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Pellicola fantascientifica alla Roland Emmerich ovvero con pochi spunti pseudoscientifici e molte concessioni al fantastico e alle esagerazioni catastrofiche. Molti gli echi a pellicole quali Independence Day (la parte finale e l'idea dell'astronauta che riesce a pilotare strumentazioni aliene), Armageddon (militari che vogliono lanciare le atomiche, ma vengono bloccati dal militare riottoso che confida nella riuscita dell'operazione suicida; soggetti che si improvvisano con successo astronauti; sacrificio di uomo per portare a termine la missione)e The Core (satellite che esce fuori rotta, nel film di Amiel era la Terra che cessava la rotazione) per un catastrofico che non potrà non piacere agli amanti del genere. Condizione fondamentale per gustarsi la pellicola, tuttavia, è staccare il cervello e prendere il tutto per un film di intrattenimento. Buoni gli effetti speciali e l'idea di proporre, tra i tanti dejà vù, una nuova catastrofe.Dopo le invasioni aliene, gli asteroidi, il surriscaldamento terrestre, i tornadi e le glaciazioni, direttamente dalla narrativa sci-fi anni sessanta, si arriva alla caduta della luna sul pianeta terra, con tutti i relativi sconvolgimenti del caso. Visivamente interessante e sorretto da buon ritmo, Moonfall beneficia di interpretazioni più sufficienti di Halle Berry e Patrick Wilson (il protagonista della serie Conjuring). Piace poco l'idea assai confusionaria della luna vista quale sorta di micro-cosmo, a metà strada tra un'astronave e un pianeta vero e proprio, all'interno della quale si muove un forza aliena riconnessa all'intelligenza artificiale. A ogni modo, intrattiene. Sci-fi alla Emmerich, prendere o lasciare.
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