Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Il "dottor" K.C.Houseman è sostenitore di una singolare teoria secondo la quale la Luna è una immensa struttura artificiale creata da un specie aliena; nessuno gli crede. Ma ha l'occasione di ottenere una rivincita quando scopre che il satellite terrestre è fuori dalla propria orbita ed in costante avvicinamento al nostro mondo; insieme a Jo Fowler - responsabile della N.A.S.A. - e Brian Harper - astronauta caduto in disgrazia dopo che, a causa di un grave incidente legato alla recente attività lunare, assistette impotente alla morte di un collega durante un'operazione "extraveicolare" - parte alla volta del corpo celeste, per tentare di riportarlo nella sua orbita originaria e salvare l'umanità. Sulla Luna le teorie di Houseman trovano conferma, ma il tempo per agire è poco. Lo sconvolgimento della gravità terrestre genera catastrofi ed i militari si preparano a distruggere il satellite con armi nucleari. Nel solco di quanto fatto con "Indipendence Day", "The Day After Tomorrow", "2012", il regista tedesco Roland Emmerich dirige un film di fantascienza con risvolti catastrofici, ricco di contenuti e di argomenti, il tutto trattato nell'ottica dell'intrattenimento. I riferimenti all'attualità sono molteplici. Il personaggio di K.C.Houseman, interpretato dall'attore britannico John Bradley, è uno di quelli che oggi definiamo "complottisti". Sostengano le loro tesi in buona fede o meno, l'evidenza, corroborata dalla scienza, puntualmente, li smentisce. K.C.Houseman trova, nel racconto, soddisfazione. Verifica, con esperienze in prima persona, la veridicità delle proprie, fantasiose, teorie; pago di tutto ciò, accetta con coraggio di sacrificarsi, per i compagni d'avventura - e l'intera terra - ottenendo, tuttavia, la salvezza del proprio spirito di sognatore. Ancora, sono presenti riferimenti all'andamento dell'esplorazione spaziale. La N.A.S.A. è descritta come in decadenza, affiancata, quando non superata, nel proprio ruolo, da grandi aziende private (SpaceX di Elon Musk). Circa la situazione internazionale, essendo l'opera una co-produzione U.S.A. / Canada / Cina, ci parla di amicizia tra le due sponde dell'Oceano Pacifico; probabilmente, è un invito, poichè ciò non trova precisamente fondamento nella realtà. Alla vicenda principale, s'intrecciano le storie personali dei protagonisti e dei loro familiari, di cui sono raccontate le peripezie vissute per mettersi in salvo, cosa non facile, essendo il mondo sconvolto da catastrofi naturali e disordini sociali. E' questa, a mio parere, la parte più tediosa dell'opera; ricorre la classica, fitta rete di rapporti interpersonali, tra parenti ed amici dei personaggi principali, le dinamiche della quale variano in rapporto agli eventi ricomponendosi in prospettiva di un "quasi lieto fine" - anche sotto questo aspetto - poco realistico. Per i personaggi, Houseman, Brian Harper (Patrick Wilson) e Jo Fowler (Halle Berry), salvare la terra sarà tanto arduo quanto ripristinare la loro armonia sentimentale. L'intero racconto è accompagnato dalla trita e ritrita retorica patriottica e antimilitarista, con bandierine (e buonismi) statunitensi ovunque ed i classici ufficiali ottusi pronti ad usare maniere forti contro un fenomeno del quale non comprendono la portata; almeno, fino a quando uno di loro, apparentemente più coinvolto sentimentalmente di altri, non "rinsavisce". Benchè non manchino momenti drammatici, legati alla sorte dei protagonisti o loro parenti / affini, i toni sono leggeri; anche in momenti difficili, i personaggi hanno la battuta pronta. Le scenografie sono molto evocative; colpiscono i vastissimi "interni" della Luna. Effetti speciali gradevoli. Se il racconto si fosse limitato al solo profilo fantascientifico, il quale è ben curato, con rivelazioni graduali le quali svelano un background tutto sommato interessante, il film sarebbe stato per me molto più piacevole; ma, dal momento che tutto ciò "galleggia" in un mare di stucchevolezza, gli aspetti negativi finiscono per prevalere. Ciò non vuol dire che l'opera non sia curata, e non possa essere apprezzata. Chi si è divertito e, magari, emozionato, con i titoli elencati più sopra, non rimarrà di certo deluso dalla visione di "Moonfall".
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