Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
La moglie vuole un figlio, il marito no. Dopo innumerevoli drammi, scopertasi incapace di procreare, la donna decide di uccidere l'uomo.
Se Yerma non è assolutamente ricordato fra i principali lavori di Marco Ferreri, nonostante le sue nobili origini, c'è un perchè ed è molto facile da comprendere: realizzato per la televisione di Stato e impostato su una messa in scena teatrale decisamente scarna, il lavoro procede con toni bassi e basso profilo raccontando un dramma psicologico e sociale fin troppo delicato e sottile per poter essere reso con la giusta eloquenza con questo tipo di approccio estetico minimale. Venendo poi alle nobili origini di cui sopra, si specifica che si tratta di uno scritto di Federico Garcia Lorca, da cui si deduce l'atteggiamento devoto da parte di Ferreri - anche sceneggiatore - nel trasportare il testo teatrale sul piccolo schermo. Ci sono in ogni caso, di buono, gli interpreti: Michele Placido, Franco Citti, Valeria D'Obici, Edmonda Aldini, Nerina Montagnani e Anna - sorella di Mariangela - Melato. Se si considera che l'ultimo film (esplicitamente girato per il cinema) di Ferreri era stato, due anni prima, L'ultima donna, nel quale l'impossibilità di instaurare un rapporto di coppia soddisfacente porta all'evirazione del maschio, non sorprende affatto la scelta di trasporre per la tv questo testo, in fin dei conti totalmente in linea anche con la morale dell'Ape regina (1963) con cui il regista si fece conoscere dal grande pubblico. Un tassello da non sottovalutare di una filmografia composta da opere provocatorie, non sempre capite, ma senza dubbio dotate nel loro complesso di grande coerenza. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta