Regia di Marco Ferreri, Isidoro M. Ferry vedi scheda film
L'impiegatuccio madrileno Rodolfo (Josè Luis Lopez Vasquez) spera di risolvere i suoi problemi nel trovare un alloggio ereditando l'appartamentino che condivide con una vecchia signora (Concha Lopez Silva), la quale a sua volta spera che l'uomo - dopo il suo trapasso - si prenda cura del suo gatto. La condizione perché l'affare vada in porto è il matrimonio, sul quale insiste la fidanzata avida e prepotente di Rodolfo (Maria Carrillo). Alla morte della vecchia, Rodolfo capisce di essere caduto dalla padella nella brace. Primo lungometraggio di Marco Ferreri, che con l'aiuto di Isidoro M.Ferri (spesso non accreditato nei dizionari cinematografici) sfodera da subito il tema centrale di tutta la sua opera successiva: quello della lotta tra i sessi. In bilico tra neorealismo e humour nero, girato con un bel bianco e nero, popolato da personaggi gretti e sgradevoli, il film sceneggiato da Rafael Azcona e Marco Ferreri e basato sul racconto El pisito dello stesso Azcona fu una delle poche voci contro di un cinema spagnolo condizionato da un regime franchista bigotto e censorio.
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