Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Apologo confuso e indecifrabile, che alla fine lascia sconcertati. Per essere una sperimentazione cinematografica, è fin troppo grottesco, con Salvatores che costringe Rubini (il cui personaggio - professore universitario di filosofia - non è granché credibile) a parlare, per più di tre quarti di film, come Silvio Muccino. Gli attori fanno il loro lavoro, lo stile registico è ormai maturo ed evoluto, ma la materia del film, stringi stringi, è ben poca cosa.
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