Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Cosa ci vuol dire con questa storiella Salvatores? La vita di Antonio è segnata da un handicap fisico che accompagna un tormento interiore generato dallo sviluppo del problematico rapporto con la madre. Hm. Dramma psicologico? No. Tragicommedia esistenziale? No. Non c'è proprio niente di profondo o di malinconico, la riflessione è quasi nulla: il tono rimane sempre blandamente surreale per una storia che senz'altro meritava sviluppi ulteriori, che impone domande a cui non si trova risposta alcuna nel film. Questo perchè, in sostanza, i personaggi sono tratteggiati in maniera troppo superficiale - e questo a partire proprio dal protagonista. Peccato. Villaggio fa una comparsata, Rubini discreto, effetti speciali sprecatissimi e spesso pure insensati.
Antonio è cresciuto con il complesso degli incisivi: enormi e fastidiosi, fin da bambino cerca di romperseli o toglierli in ogni modo, ma invano. L'amante, durante un litigio, glieli spacca; inizia per lui un calvario fra innumerevoli dentisti ed incubi che fanno riaffiorare i sensi di colpa dell'infanzia ed il tormentato rapporto con la madre.
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