Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Ben orchestrato, visionario al punto giusto
Antonio è da sempre ossessionato dai suoi denti;gl' incisivi enormi lo inibivano nei rapporti con gli altri, tanto che da bambino se li frantumò volontariamente. Man mano che lo vediamo calato nella sua vita presente alcuni flashback ci riportano alla sua "memoria" fisica del dolore psichico e fisico legato alla precoce perdita della madre, a un feroce fatto di cronaca capitato a un conoscente, il tutto legato dal filo rosso della sua storia "dentistica". Oggi è un padre che ha abbandonato moglie e figli e legato a una giovane compagna che però insinua in lui crisi di gelosia verso (guardacaso) un amico dentista.
Favoloso nel personaggio quasi "hoffmaniano" del dentista sadico
Il personaggio-simbolo del film: figlio e padre mai cresciuto che tenta di estirparsi di dosso il passato
Alcuni passaggi ricordano Trainspotting, il fluire tra piani temporali e immagini è liquido, onirico, ben riuscito.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta