Regia di Massimo Ceccherini vedi scheda film
Massimo Ceccherini e il sodale Alessandro Paci vorrebbero girare un film ma non sanno che storia raccontare; uno sceneggiatore gli spiattella, pari pari, lo script di 'La vita è meravigliosa', mentre un produttore donnaiolo (Marco Giallini) li invita a fare un film con donne e tante gag.
'Faccia di Picasso' è il secondo film di Ceccherini dietro la macchina da presa e, se da un lato bisogna sottolineare lo stile grezzo nella messa in scena, le numerose cadute di ritmo, che fanno della sua opera seconda un lavoro discontinuo, non si può tacere del fatto che centri il bersaglio che ogni film comico dovrebbe avere: fa ridere, con una comicità anche rozza e sboccata in più di un'occasione ma quantomeno vitale, politicamente scorretta e ricca di un surreale gusto cinefilo.
Per fortuna il comico toscano non ha la presunzione di fare il suo 'Otto e mezzo' e il soggetto è un puro pretesto per intessere una serie di sketch-citazioni di film famosi e omaggi a attori o registi amati: da 'Lo squalo' a 'L'esorcista', a 'Rocky IV' con nientepopodimeno che Christian Vieri nella parte di Ivan Drago, a 'Babe', che finisce allo spiedo, a quello, sentito, a Federico Fellini per concludere con un omaggio pulp-tarantiniano a Ollio e Stanlio che pestano in coppia Charlie Chaplin.
La battuta migliore nel finale quando Massimo spiega perché il Muro di Berlino è stato abbattuto: ''Perché era sporco!''.
Pur non trovandoci di fronte a un genio della comicità, Ceccherini, ben spalleggiato dal bravo Paci, è una versione stralunata del Mario Cioni di Roberto Benigni in 'Berlinguer ti voglio bene' ma se lo paragoniamo a certi 'comici' di estrazione televisiva che furoreggiano di questi tempi sugli schermi, non c'è confronto.
Voto: 6,5.
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