TRAMA
un aereo in volo transatlantico notturno diretto a New York viene dirottato da un gruppo di fondamentalisti islamici. Inizialmente tutto sembra procedere per 'il meglio' (per i terroristi, ovviamente) ma i bastardoni non hanno fatto i conti con Nadja, una passeggera molto particolare che nasconde un segreto orribile, e che sarà costretta a svelare anche per proteggere il figlio di dieci anni.
Il delirio non tarderà ad arrivare.
RECENSIONE
Molto ben fatto, interpreti semi sconosciuti (a parte Graham McTavish da Lo Hobbit) ma di spessore; Peri Baumeister, in particolar modo, offre una inquieta e convincente performance nel ruolo sibillino di Nadja.
Effetti speciali curati nei dettagli, pur nel limite di un certo classicismo (con rimandi diretti a Murnau); e anche la computer grafica è di pregevole fattura.
La sceneggiatura, pur pilotando bene alcune assurdità, a volte sembra dirottarsi come l'aereo. Niente però di irreparabile. Anche la regìa non è sempre lucidissima (pochissime le riprese esterne dell'aereo, ma che per caso ve siete scordati?), ma il montaggio è serrato e risolutivo.
Netflix ha riferito che il film è stato visto da 50 milioni di membri nelle sue prime settimane di uscita (a contare dal 23 luglio, data del rilascio sulla piattaforma), rendendolo il titolo originale tedesco di maggior successo fino ad oggi.
A memoria non ricordiamo di film dell'orrore tedeschi così belli.
Anzi non ricordiamo proprio di film dell'orrore tedeschi.
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