Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
“Salò o le 120 giornate di Sodoma” e un progressivo viaggio nella perversione + assoluta, è una pellicola che colpisce lo stomaco della spettatore fino a nausearlo: in alcune sequenze vien davvero voglia di spegnere la tv e arrendersi prima di concludere la visione. Gli ultimi due “gironi” (“il girone della merda” e quello “del sangue”) sono il massimo della crudeltà, Pasolini mostra tutto senza alcun pudore (coprofagia, sodomizzazioni omosessuali, stupri, sadismo, mutilazioni e altre perversioni in serie). Di rilievo i dialoghi tra i vari depravati, debole la colonna sonora, interpretazioni non eccezionali. La maggior parte degli spettatori si tengan alla larga da questo film, che seppur avendo una sceneggiatura di primo ordine è caratterizzato da una violenza incommensurabile (Cannibal Holocaust a confronto è un film pacifico). Voto: Buono (non esprimo il voto numerico xkè questo è un film talmente atipico che quantificarlo in un numero da 1 a 10 è piuttosto arduo).
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