Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
Un film statico ma ansiogeno , con un grande Gyllenhaal ...
Un poliziotto sotto indagine e perciò distaccato al 911 , riceve la telefonata di una donna in pericolo ... Si tratta del remake americano di un film danese di qualche anno fa , che aveva colpito così tanto la fantasia di Jake Gyllenhaal da convincerlo ad acquisirne i diritti . Nonostante la perenna staticità della scena , con tutta la vicenda che si svolge nello spazio limitato della sala operativa di un centralino telefonico , la tensione non manca e si mantiene su di un discreto livello , soprattutto grazie alla monumentale prova d' attore di Gyllenhaal , unico ed assoluto protagonista , che in una pellicola priva di azione come questa riesce a far sfoggio di tutta la sua bravura e di tutte le sue espressioni .
Il ritmo e la conseguente angoscia calano un po' intorno alla metà , con qualche reazione piuttosto esagerata e poco comprensibile da parte del protagonista , per poi risalire con il colpo di scena che mira a sorprendere lo spettatore meno smaliziato . Nell' originale poi si possono apprezzare anche le voci al telefono di alcuni noti attori ( come Ethan Hawke e Peter Sarsgaard ) , anche se spesso solo per brevi scambi di battute . A dirigere un film del genere ( e non l' avrei mai pensato ! ) è stato chiamato Antoine Fuqua , un piccolo maestro del Cinema Action , che non potendo far muovere gli attori è costretto a far muovere la telecamera e a spostare continuamente le inquadrature per donare un po' di dinamicità a questa pellicola . Nel complesso comunque si tratta di un film certo ben poco movimentato ma , nonostante ciò , abbastanza ansiogeno ed avvincente da meritarsi un discreto 6,5 .
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