Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film
Un buon film, non credevo, Guadagnino ci ha preso ancora.
Diavolo di un Guadagnino. Non credevo che questo film mi interessasse, dunque ero disposto a vederlo col forward, come centinaia di altri all’anno, senza poi recensirlo, in questi casi (per correttezza), ma solo dando un voto. E invece, la qualità di questo film è immediata, l’avevo sottovalutato, e me lo sono visto tutto, come si conviene fare. Oltre a una buona qualità, ho trovato dunque una gran regia, una storia piuttosto interessante, un bel cast. Si parla di creature umane ma che non sono proprio umane, dato che sentono a volte una fame insaziabile di carne umana. La giovane protagonista pensava di essere unica in ciò, oltre che un mostro; nel film scoprirà che le cose stanno ben diversamente. Film rintracciabile su Amazon, è un po’ horror, un po’ thriller, un po’ solo drammatico o anche solo romantico. Una commistione di generi, che però funziona. Brava la giovane Taylor Russell, quasi all’esordio, e premiata a Venezia con la coppa per il migliore attore alle prime armi. Bravo al solito Timothee Chalamet, l’attore del momento. Ma bravi tutti, io sono per un sette. Film basato su un romanzo, partecipò a Venezia, dove portò a casa anche il Leone d’argento per la regia. Molto gradito alla critica, andò male però al botteghino, per quanto abbia comunque convinto i pochi spettatori.
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