Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film
VENEZIA 79 – CONCORSO
Il mondo dell'amore non vuole mostri".
Amore, mostruosità, impossibilità di integrazione, e di autocontrollo.
Maren è una teenager che vive con il padre, dopo che la madre è fuggita chissà dove per qualche oscuro motivo. Uno sconvolgente episodio costringe il padre a dileguarsi lasciando un biglietto alla figlia, con qualche risparmio per potersela cavare.
Sola, con un desiderio represso che finalmente comprende nei suoi sintomi lasciandola stupita, più che inorridita. La ragazza intraprenderà un viaggio in cui apprenderà completamente di che natura è fatta, incontrando suoi simili, desiderosi come lei di cibarsi di carne umana, come unica possibilità di saziarsi.
Ossa e tutto il resto, come suggerisce il titolo, saranno l’unico vero cibo in grado di procurarle una sazietà in grado da una parte di soddisfarla, ma dall’altra di assuefarla a questa terrificante forma di nutrimento.
Sulla sua strada, costellata di difficoltà e veri e propri orrori, un coetaneo che le insegnerà a sopravvivere suo malgrado, ed un vecchio che cercherà di approfittarsi della sua ingenuità per trarne profitto.
Due personaggi che rappresentano due volti di una stessa mostruosità che dapprima Maren non vuole accettare, prima di comprendere che non potrà evitare di rinunciare ai propri devastanti istinti.
Un film on the road verso I percorsi di un’America delle periferie nel periodo reaganiano, che diviene uno studio sulla emarginazione e sulla impossibilità di integrarsi alla massa, anche quando si è perfettamente coscienti delle problematiche che caratterizzano il proprio esistere.
Taylor Russell e Timothée Chalamet sono belli, sensuali ed opportuni, ma il migliore tra tutti resta Mark Rylance, nei panni del vecchio viscido cannibale da cui la protagonista non riesce più a fuggire.
In un ruolo di contorno, e precisamente in quello della nonna materna acquisita, Guadagnino rivuole con sé la mitica Jessica Harper, già apparsa nel suo remake di Suspiria, dopo aver interpretato in gioventù la protagonista dell’omonimo ed originale film di Dario Argento.
Guadagnino dirige un road movie dell’orrore molto riuscito, traendo la sceneggiatura dall’omonimo romanzo di Camille DeAngelis.
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