Regia di Dario Argento vedi scheda film
Metto le mani avanti nel dire che posseggo alcune opere di Dario Argento, i film che lo hanno reso famoso creando uno stile suo, un genere particolare e avvincente un mix giallo-thriller con alcuni sprazzi di horror.
Come molti grandi autori, anche Argento dopo aver toccato la vetta, negli anni a venire scivola mano mano in una fase discendente di idee e creatività, magari anche perdendo per la strada validi collaboratori.
Occhiali Neri, ultima sua opera, parte da una buona trama anche se l’inizio è di pura fantasia, l’eclissi totale di sole è puramente inventata.
Un maniaco uccide delle escort di lusso, una di queste rimane cieca ed è appunto la protagonista del film interpretata da Ilenia Pastorelli. Sembra di essere ritornati all’Argento di un tempo, l’insospettabile omicida, l’indagine parallela della donna con gli occhiali
neri…
Invece è tutta un illusione, come l’eclissi, la pellicola nel suo insieme è tirata via, il maniaco si capisce subito chi è ed il perché se la prende con le prostitute, la trama salta ed è sostituita da scene ridicole come quella dove la protagonista viene aggredita da dei serpenti aggressivi in un torrente di campagna...
Il problema di Argento è quello di aver dato troppo spazio all’horror a discapito del giallo che aveva contraddistinto in positivo le sue prime opere, il voler calcare troppo alcune scene senza invece far lavorare la testa alla fine non paga.
In Occhiali Neri buona solo l’interpretazione della Pastorelli, tra l’altro mal sfruttata, mentre lascerei perdere praticamente tutti gli altri, dal maniaco ai presunti investigatori della Polizia, alla figura del ragazzino cinese che trovo noiosa e che appesantisce il tutto.
Mezza stella in più per rispetto al vecchio Dario Argento
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