Regia di Dario Argento vedi scheda film
Dilettantistico e sbrigativo.Peccato perché l'idea,anche se banale,c'era.Consiglio ad Argento di limitarsi soltanto a scrivere e di fare dirigere ad altri.Per il suo bene.Sono spiacente.
Sicuramente migliore del precedente, e disastroso, "Giallo" ma non è che ci volesse molto a dire il vero.Peccato perché l'idea c'era, anche se banale se pensiamo a centinaia di thriller con protagonisti non vedenti proprio come ne l'ottimo "IL gatto a nove code" dello stesso autore, ma purtroppo il film è approssimativo e frettoloso, penso dovuto all'età e forse anche alla salute fisica del regista.I buoni effetti truculenti degli omicidi, dell'esperto Stivaletti, non bastano a salvare questo film da una suspense decisamente fiacca e dalla mancanza assoluta delle impareggiabili atmosfere e scenografie che arricchivano i suoi film leggendari, per non dire di una colonna sonora anonima e finanche fastidiosa che solitamente, vero e proprio marchio di fabbrica ed organo vitale delle sue opere, denotava un eccellente gusto musicale da Morricone ai Goblin, quest'ultimi paradossalmente scoperti proprio da Argento, senza queste musiche i suoi film non sarebbero stati lo stesso.Ma ad affossare definitivamente il film ci pensano l'imbarazzante recitazione di un cast di attori misconosciuti, se escludiamo la figlia Asia, probabilmente a causa di un risicato budget e per la prima volta la mancanza di un' enigma e di un colpo di scena, che ha da sempre caratterizzato tutti i thriller argentiani, tanto che perfino l'ispettore Clouseau riuscirebbe a scoprire l'assassino dopo soli cinque minuti, per cui il vero mistero sarebbe quello di capire cosa è successo a D.Argento, da circa 20 anni a questa parte e perché si ostina a girare. Spiacente, Vincelli Luigi.
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