Regia di Dario Argento vedi scheda film
CHI CERCA NON SEMPRE TROVA----E’ come se Argento cercasse se stesso e alla fine non riuscisse a trovarsi nell’immaginario scaturito dal suo ultimo film. Stanchezza? Perdita di vena creativa? Impotenza a riattualizzare la narrazione? O è magari l’immaginario dello spettatore contemporaneo troppo sofisticato per apprezzare il lavoro di un regista artigiano, per il quale il male e il bene stanno là dove da secoli ci si aspetta che siano? Difficile rispondere. Sta di fatto che “ Occhiali neri” non inquieta e addirittura annoia. I nostalgici di “Profondo rosso” e “Suspiria” ritrovano solamente il canovaccio incolore di una situazione tipo. Ma a latitare è soprattutto l’energia demoniaca pervasiva di luoghi e personaggi: il serial killer di prostitute non si muove nell’ombra, i suoi passi sono grossolani, al limite del ridicolo, città e boschi sono del tutto impermeabili alla sua presenza, non lo anima una forza misteriosa e spaventevole, non abita una casa gremita di figure allusive a una potenza infernale. Così la tipica favola raccontata dai film di Argento manca del puntello fondamentale: l’eroina cieca e suoi aiutanti, un bambino cinese e un cane, assistono a carneficine, fuggono avvoltolati in serpenti, ma l’inconsistenza del demone non conferisce loro l’investitura a cavalieri salvifici dell’umanità. Il risultato è un duello sguaiato, di cui si attende con impazienza il prevedibile esito.
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