Di una bruttezza che è quasi artistica, con un suo perchè
Roma, esterno giorno: Un nutrito gruppo di manifestanti che si oppone alla lobby dei radiologi, che ci vogliono imporre le radiografie per usarle per guardare un eclissi solare, assistono all'evento astronomico proteggendosi con gli smartphone e con i polarizzati, ecco se riusciamo a sopravvivere a questo inizio possiamo proseguire.
Talmente brutto che sembra fatto da uno studente, che alla prima tesina amatoriale si diverte a ripetere come in un Grindhouse, una cinematografia ormai obsoleta, e invece a dirigere Occhiali neri c'è proprio quel Dario Argento con il merito di avere portato Zombi di Romero in Italia e con il demerito di averlo sforbiciato a suo piacimento.
Guardando il film sembra come se non fosse passato un solo singolo decennio dai suoi film della giovinezza, dalle inquadrature alla recitazione sopra le righe e molte volte imbarazzante, la consegna del regalo a Chin, con effetti speciali fatti bene ma inutili, come l'inquadratura alla giugulare solo per fare inorridire e far vedere come siano ancora bravi i nostri artigiani degli effetti speciali, solo che sono passati 50 anni e alla fine sono niente di fronte a qualsiasi nuova proposta americana come l'ultimo Halloween, che sa che con una singola coltellata alla schiena non muore nessuno istantaneamente. E questo lo si sa dai film di Hitchcock, dove i protagonisti morivano con una forbiciata o poco più, tanto che è incomprensibile perchè l'assassino sprechi cotanta forza con un canapetto, quando poteva fare meno fatica con una sportellata del furgone.
Imbarazzanti le ripetute cadute della protagonista comprimaria, come i vecchi clichè dei film horror che ci fanno tanto ridere, che distolgono veramente dal pathos della scena, sempre che ce ne sia, tanto che poco prima assistiamo pure a una scena weirdo con i serpenti nelle paludi (?) di Roma. Per non parlare del parabrezza del furgone immune ai proiettili delle pistole.
Sarà comunque parer mio, non conoscendo il pensiero e l'idea di Dario Argento su certe questioni, ma dei genitori, presumibilmente intelligenti che insegnano alla figlia il perchè dell'abbaiare dei cani di fronte all'eclissi e della superstizione di certi fenomeni nella cultura umana, e si ritrovano con una bambina ciecata con dei bellissimi occhiali trasparenti, mi hanno ricordato molto quelli che vantandosene andavano senza casco in motorino e non capiscono che hanno avuto semplicemente fortuna.
Per la f**a una doccia la si fa tranquillamente, senza se e senza ma.
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