Roma. L’eclissi oscura il Sole - come un presagio - in una torrida giornata d’estate. Un serial killer che ha preso di mira le prostitute mette gli occhi su Diana, una giovane escort. Durante il furioso inseguimento in auto, la ragazza va a schiantarsi contro un'altra automobile. Come conseguenza lei rimane cieca e l'intera famiglia del decenne Chin muore. Nonostante la cecità, Diane decide di prendere con sé il bambino e, con lui e il suo pastore tedesco Nerea, si dà alla fuga. L'assassino però è ancora a piede libero e non desiste dai suoi propositi.
Approfondimento
Un progetto a lungo meditato che rappresenta per Dario Argento - stando alle sue stesse parole - un punto di arrivo nel suo percorso autoriale. Dominato dalla tematica della cecità, non nuova al regista (si pensi ad esempio al protagonista di Il gatto a nove code, del 1971 o alla adolescente sonnambula di Phenomena, anche lei incosciente e quindi non-vedente), vede anche il ritorno di altri luoghi classici della cinematografia del regista romano: sia luoghi geografici veri e propri, come l'Eur già usato in Tenebre (1982), sia topoi concettuali, come la follia irrefrenabile del maniaco o la presenza di animali che fungono in qualche modo da alleati (qui il cane-guida).
Dilettantistico e sbrigativo.Peccato perché l'idea,anche se banale,c'era.Consiglio ad Argento di limitarsi soltanto a scrivere e di fare dirigere ad altri.Per il suo bene.Sono spiacente.
Il filmino amatoriale della comunione girato da mio nonno è fatto meglio... Mette paura, molta più paura di quanta ne faccia questo film, vedere che fine ha fatto il glorioso regista di Inferno, Suspiria e Profondo Rosso, pellicole epocali e rivoluzionarie per il genere. A 82 anni suonati, Argento raschia il fondo del barile.
Il filmino amatoriale della mia comunione girato da mio nonno è fatto meglio... Mette paura, molta più paura di quanta ne faccia questo film, vedere che fine ha fatto il glorioso regista di Inferno, Suspiria e Profondo Rosso, pellicole epocali e rivoluzionarie per il genere. A 82 anni suonati, Argento raschia il fondo del barile.
Sceneggiatura, dialoghi, trama... difficile scegliere il gradino più alto per il podio del TRASH. Forse alle recitazioni spetta l'onore / orrore del primo premio. I N G U A R D A B I L E !
Terribile. Montaggio ridicolo, recitazione imbarazzante, personaggi improbabili, dialoghi da scuola elementare e storia totalmente priva di tensione. Un grande maestro del cinema, perché questo è stato Dario Argento, dovrebbe uscire di scena con maggiore dignità.
Pensavo di restare delusa invece il film mi è piaciuto. Un 6.5 lo merita ovviamente da non paragonare ai super film del maestro Argento. La protagonista non è la solita esaltata anzi è ben conscia dell' handicap che l' ha colpita. Non mancano le scene "sanguinolente" tipiche del maestro
Deludente non solo per i dialoghi e buchi narrativi importanti ma soprattutto perché da un horror mi aspettavo almeno qualche volta di sobbalzare, invece niente! Piatto e prevedibile. Solitamente negli horror la parte che mi piace di più sono proprio gli occhi impauriti della vittima, purtroppo come dice il titolo da subito coperti da occhiali neri
Argento torna finalmente dietro la macchina da presa, restando fedele alla sua lunga e unica poetica cinematografica. Racconta la solita storia, ma sempre con un'ottica personale e in tal caso persino spiazzante: l'attenzione al delicato rapporto tra due emarginati, prevale sulla messa in scena dei delitti.
Dopo aver letto molte critiche devastanti, pensavo di assistere a un film tragicamente comico e imbarazzante. Invece, sapete qual è la verità, triste e da film di paura-orrore? Non è per niente brutto questo film di Argento e molti di voi, anziché scrivere di Cinema, dovrebbero andare a coltivare le cicorie.
Argento si ricorda chi è e realizza il suo miglior film dai tempi di "Trauma": supportato da un'ottima colonna sonora e una fotografia di livello, realizza un film teso, sentito e inaspettatamente toccante. Una ragazza cieca, un bambino cinese e un cane guida impegnati nella lotta contro il male: chi vincerà?
I limiti del cinema di Argento, che in anni recenti hanno affossato ogni suo film, si ripresentano in buona parte anche qui: rispetto agli ultimi lavori, però, il regista può contare su una rinnovata abilità nell'utilizzare bene il mezzo filmico per esprimere la sua visione di una storia in cui a prevalere è la componente onirica. Voto 6
Roma. Un serial killer, muovendosi su un furgone, ha preso di mira alcune escort. Dopo tre delitti, Diana (Ilenia Pastorelli) diventa il suo prossimo obiettivo. Tamponata in macchina dall'omicida, Diana provoca un incidente restando cieca e causando la morte d'una coppia cinese, il cui figlio Chin (Andrea Zhang), viene accolto in un centro di assistenza. Seguita da Rita (Asia… leggi tutto
AL CINEMA
I maestri della suspence sono spesso oggetto di amori incondizionati da parte dei cultori del genere.
Dario Argento, che fu un grande tra i più grandi, è così venerato che gli si tollerano anche tutti i passi falsi, le brutture, i pasticci compiuti da inizi anni '90 ad oggi, epoca a partire dalla quale il fu gran regista - ammettiamolo senza girarci su - non ne… leggi tutto
Metto le mani avanti nel dire che posseggo alcune opere di Dario Argento, i film che lo hanno reso famoso creando uno stile suo, un genere particolare e avvincente un mix giallo-thriller con alcuni sprazzi di horror.
Come molti grandi autori, anche Argento dopo aver toccato la vetta, negli anni a venire scivola mano mano in una fase discendente di idee e creatività, magari anche perdendo…
Sicuramente migliore del precedente, e disastroso, "Giallo" ma non è che ci volesse molto a dire il vero.Peccato perché l'idea c'era, anche se banale se pensiamo a centinaia di thriller con protagonisti non vedenti proprio come ne l'ottimo "IL gatto a nove code" dello stesso autore, ma purtroppo il film è approssimativo e frettoloso, penso dovuto all'età e…
Nonostante il caro Dario Argento abbia cercato in tutti i modi di dimostrarci quanto sia scarso come regista, come autore, come sceneggiatore, sono ancora in molti a ostinarsi a chiamarlo "Maestro". Quali altre schifezze deve propinarci per convincerci del contrario ? Il suo unico merito é di aver fatto due o tre film giusti nel momento giusto. Tutt'altro che capolavori (considero…
Dopo aver visto Giallo e Dracula 3D, credevo che Dario Argento si fosse ormai convinto che era il momento di smetterla di mettersi in ridicolo realizzando film a dir poco imbarazzanti e vergognosi per un regista con una carriera così tanto degna e rispettabile alle spalle. Evidentemente mi sbagliavo, perché dopo ben 10 anni dall'uscita dell'ultimo film, Argento ritorna con un nuovo…
CHI CERCA NON SEMPRE TROVA----E’ come se Argento cercasse se stesso e alla fine non riuscisse a trovarsi nell’immaginario scaturito dal suo ultimo film. Stanchezza? Perdita di vena creativa? Impotenza a riattualizzare la narrazione? O è magari l’immaginario dello spettatore contemporaneo troppo sofisticato per apprezzare il lavoro di un regista artigiano, per il quale il…
Nell’incipit, Diana, alias Ilenia Pastorelli, uscendo di casa, alza gli occhi al cielo, inforcando degli occhiali scuri e assiste insieme alla gente sui balconi, ad una inusuale eclissi di sole, che fa precipitare la città di Roma, teatro della storia, in un inquietante e simbolico buio. A seguire, è già notte, un’escort lascia la camera d’albergo,…
Un serial killer di escort di lusso si aggira in città. Quando prende di mira Diana, però, manca seppur di poco il bersaglio: la tampona in automobile causando un incidente stradale che la lascia cieca. Peggio va al piccolo cinese Chin, che perde entrambi i genitori in quello stesso incidente. Diana e Chin, nonostante l'iniziale diffidenza del bambino, fanno amicizia comprendendo…
Roma. Un serial killer, muovendosi su un furgone, ha preso di mira alcune escort. Dopo tre delitti, Diana (Ilenia Pastorelli) diventa il suo prossimo obiettivo. Tamponata in macchina dall'omicida, Diana provoca un incidente restando cieca e causando la morte d'una coppia cinese, il cui figlio Chin (Andrea Zhang), viene accolto in un centro di assistenza. Seguita da Rita (Asia…
Ebbene, oggi recensiamo la nuova, attesissima opus di Dario Argento, maestro indiscusso del brivido e rivoluzionario cineasta che, a dispetto forse dei suoi ultimi passi falsi concernenti le sue recenti pellicole non particolarmente apprezzate, dopo il flop e le stroncature impietose riguardanti il suo Dracula 3D, a distanza di dieci anni esatti da quest’ultimo film appena…
Una certa aspettativa per questo "Occhiali neri" che vede il ritorno alla regia di Argento dopo una pausa di dieci anni, accolto in maniera contrastante ma con un buon numero di recensioni non ostili o anche abbastanza positive. L'aspettativa talvolta può giocare brutti scherzi e qui ci si aspetterebbe il ritorno ad una forma almeno accettabile da parte di quello che nel suo genere…
OCCHIALI NERI ovvero la banalità del Male. Dario Argento riprende in mano uno script che aveva ideato quasi vent'anni fa e costruisce una storia che racchiude, forse, tutto il suo cinema tra alti e bassi. Inizio sfolgorante dove una musica "accecante" (è proprio il caso di dirlo!) descrive un'eclissi (simbologia di qualcosa?).
Per…
Roma, esterno giorno: Un nutrito gruppo di manifestanti che si oppone alla lobby dei radiologi, che ci vogliono imporre le radiografie per usarle per guardare un eclissi solare, assistono all'evento astronomico proteggendosi con gli smartphone e con i polarizzati, ecco se riusciamo a sopravvivere a questo inizio possiamo proseguire.
Talmente brutto che sembra fatto da uno studente, che…
Nelle parole della protagonista per spiegare un metodo di superamento del lutto è esplicita anche l’essenza del film: un incubo a occhi aperti da cui poi ci si sveglia. Con tutti i difetti (fotografia vivace, recitazione trascinata con pause artificiose, un paio di stacchi di montaggio repentini durante gli omicidi, come l’investimento, in cui il rumore dello schianto a…
È modesto il risultato del weekend, va detto subito. Le speranze accese dai risultati di settimana scorsa sono state subito messe all'angolo e non sappiamo a cosa attribuirle: la primavera incipiente o i venti…
Il cielo, il cielo di Roma, ci fa percepire subito un senso di alienazione intima: gli intrecci degli alberi non ci fanno scorgere il sole che presto verrà oscurato del tutto dalla luna per effetto di una eclissi totale. La protagonista di questo nuovo film di Dario Argento è Diana (Ilenia Pastorelli), che guida l’automobile tra le strade deserte, alla ricerca di un luogo per…
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Commenti (18) vedi tutti
Non si salva nulla di sto film.
commento di gruvierazDilettantistico e sbrigativo.Peccato perché l'idea,anche se banale,c'era.Consiglio ad Argento di limitarsi soltanto a scrivere e di fare dirigere ad altri.Per il suo bene.Sono spiacente.
leggi la recensione completa di videodrim72Il filmino amatoriale della comunione girato da mio nonno è fatto meglio... Mette paura, molta più paura di quanta ne faccia questo film, vedere che fine ha fatto il glorioso regista di Inferno, Suspiria e Profondo Rosso, pellicole epocali e rivoluzionarie per il genere. A 82 anni suonati, Argento raschia il fondo del barile.
commento di Arch_StantonIl filmino amatoriale della mia comunione girato da mio nonno è fatto meglio... Mette paura, molta più paura di quanta ne faccia questo film, vedere che fine ha fatto il glorioso regista di Inferno, Suspiria e Profondo Rosso, pellicole epocali e rivoluzionarie per il genere. A 82 anni suonati, Argento raschia il fondo del barile.
commento di Arch_StantonSceneggiatura, dialoghi, trama... difficile scegliere il gradino più alto per il podio del TRASH. Forse alle recitazioni spetta l'onore / orrore del primo premio. I N G U A R D A B I L E !
commento di fra_pagaTerribile. Montaggio ridicolo, recitazione imbarazzante, personaggi improbabili, dialoghi da scuola elementare e storia totalmente priva di tensione. Un grande maestro del cinema, perché questo è stato Dario Argento, dovrebbe uscire di scena con maggiore dignità.
commento di fabrizioscaiaUltimo film di Dario Argento. Discreta la fotografia, buona la prova della Pastorelli, ma il thriller è fiacco e povero di idee.
leggi la recensione completa di Furetto60Pensavo di restare delusa invece il film mi è piaciuto. Un 6.5 lo merita ovviamente da non paragonare ai super film del maestro Argento. La protagonista non è la solita esaltata anzi è ben conscia dell' handicap che l' ha colpita. Non mancano le scene "sanguinolente" tipiche del maestro
commento di PepsinaDA CENSURA.
commento di iacopo73Deludente non solo per i dialoghi e buchi narrativi importanti ma soprattutto perché da un horror mi aspettavo almeno qualche volta di sobbalzare, invece niente! Piatto e prevedibile. Solitamente negli horror la parte che mi piace di più sono proprio gli occhi impauriti della vittima, purtroppo come dice il titolo da subito coperti da occhiali neri
commento di SpadamikNon mi ha convinto per niente, ma meglio del precedente. Il buon vecchio Dario ha sparato tutte le sue cartucce mi sa.
commento di DebussyArgento torna finalmente dietro la macchina da presa, restando fedele alla sua lunga e unica poetica cinematografica. Racconta la solita storia, ma sempre con un'ottica personale e in tal caso persino spiazzante: l'attenzione al delicato rapporto tra due emarginati, prevale sulla messa in scena dei delitti.
leggi la recensione completa di undyingUn C-Movie
commento di SergioLongoDopo aver letto molte critiche devastanti, pensavo di assistere a un film tragicamente comico e imbarazzante. Invece, sapete qual è la verità, triste e da film di paura-orrore? Non è per niente brutto questo film di Argento e molti di voi, anziché scrivere di Cinema, dovrebbero andare a coltivare le cicorie.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirArgento si ricorda chi è e realizza il suo miglior film dai tempi di "Trauma": supportato da un'ottima colonna sonora e una fotografia di livello, realizza un film teso, sentito e inaspettatamente toccante. Una ragazza cieca, un bambino cinese e un cane guida impegnati nella lotta contro il male: chi vincerà?
leggi la recensione completa di inthemouthofEPDi una bruttezza che è quasi artistica, con un suo perchè
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiI limiti del cinema di Argento, che in anni recenti hanno affossato ogni suo film, si ripresentano in buona parte anche qui: rispetto agli ultimi lavori, però, il regista può contare su una rinnovata abilità nell'utilizzare bene il mezzo filmico per esprimere la sua visione di una storia in cui a prevalere è la componente onirica. Voto 6
commento di rickdeckardCaldamente sconsigliato
leggi la recensione completa di MariCalli