Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Behemoth

di undying

4 stelle

Horror demoniaco con un incipit "realistico" e quasi impegnato. Rappresenta il debutto in regia di un tecnico degli effetti speciali. Infatti nel film sono quantificati in circa 445, e piuttosto ben realizzati. Un pò meno riuscita, invece, appare la sceneggiatura che impone una lunga fase centrale poco interessante.

Joshua Riverton (Josh Eisenberg) ha trascorso dieci anni lavorando per la DePointe, un colosso industriale che si occupa di chimica operando a livello internazionale, noto per la sua negligenza ambientale. Quando sua figlia sviluppa una misteriosa malattia si fa avanti come informatore, fondando un gruppo di protesta contro l'azienda. Per ottenere maggiori informazioni sulle attività illegali della ditta, Joshua si spinge poi a rapire Louis (Paul Statman) uno dei responsabili, senza immaginare che forze demoniache siano in realtà all'opera per inquinare il pianeta, celate dietro il falso aspetto umano d'alti funzionari e dirigenti della DePointe.

Dopo una lunga militanza su set cinematografici in ruolo di tecnico degli effetti speciali [1], Peter Szewczyk tenta il passaggio dietro la macchina da presa, supportato in sceneggiatura da Derrick Ligas. La scelta ricade per un esordio nel genere horror, che risalta per la qualità degli oltre 445 effetti visivi inseriti nel lungometraggio. Alcuni, tipo l'inseguimento di Joshua da parte di un animale via di mezzo tra ariete e capra, piuttosto impressionanti per quanto realistici. Behmoth nonostante un incipit molto sensato - con la scelta di mettere al centro della storia l'attività criminale di una fabbrica chimica - finisce però per perdersi in una lunga fase centrale che non conduce da nessuna parte: il sequestro di Louis impegna così la maggior parte del tempo e la spiegazione finale appare eccessivamente surreale, con questa entità demoniaca inserita in stile "deux ex machina" dai due autori dello script. Ben girato e interpretato, con una parte conclusiva piena di momenti visionari e ben costruiti, ma non del tutto riuscito a causa di una storia che proprio non funziona.

[1] Spesso all'opera in produzioni di veri e propri colossal tipo, per citare i più celebri, Shrek 2 (2004), Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (2005), Madagascar (2005), Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007), Le cronache di Narnia - Il principe Caspian (2008) e Avatar (2009)

"Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, cacciato l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno che non si può mangiare il denaro."
(Detto dei Nativi Americani)

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