Regia di Mario Camerini vedi scheda film
Un musicista squattrinato, per ottenere l'appoggio di un influente conte, gli presenta sua moglie – una donna a dire il vero piuttosto disponibile. Si tratta in realtà di una prostituta, adeguatamente retribuita, ma il piano va in fumo e il conte si ritrova in compagnia della vera moglie del musicista...
Nonostante le firme di indubbio valore si sprechino sia per quanto riguarda il cast tecnico che per quello artistico, Moglie per una notte è una pellicola non troppo nota al pubblico italiano, che vi è spesso approdato solamente dopo aver visto Baciami, stupido di Billy Wilder (1964), tratto dalla medesima commedia da cui prende spunto questo lavoro. Si tratta di L'ora della fantasia, scritta da Anna Bonacci, che peraltro viene accreditata erroneamente come Bonnacci sui titoli di testa di questo film; a ogni modo la sceneggiatura di Paolo Levi, Franco Brusati e del regista Mario Camerini funziona a dovere e l'opera garantisce un'ora e mezza scarsa di buon ritmo, leggerezza, equivoci e innocenti allusioni, con la complicità ovviamente di una serie di interpreti azzeccati. Nello specifico i principali sono Gino Cervi, Gina Lollobrigida, Paolo Stoppa, Nadia Gray, Silvio Bagolini, Armando Francioli, Galeazzo Benti e Paolo Panelli: davvero non male. Da segnalare inoltre le musiche di Alessandro Cicognini, le scenografie e i costumi di Flavio Mogherini e il montaggio di Adriana Novelli. A dispetto della limitata notorietà, dovuta fors'anche alla fase calante della carriera del regista classe 1895, Moglie per una notte è senza dubbio uno dei migliori lavori del Camerini del secondo dopoguerra. 5/10.
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