Regia di Stefano Chiantini vedi scheda film
Maria (Ramazzotti) è una donna tanto instabile quanto fragile, ma devota ai due figli e al marito (Sgueglia). I quattro tirano avanti a stento nella periferia romana grazie allo stipendio di lui come collaboratore ecologico dell’AMA. Ma quando l’uomo muore improvvisamente, la vita di Maria precipita e si profilano nuove disgrazie. Ci penseranno i servizi sociali a renderle ancora più difficile l’esistenza.
Come già in Storie sospese, Stefano Chiantini – autore del soggetto e della sceneggiatura – ci propone un film minimalista, che procede per piccole variazioni sul tema del dramma esistenziale di una donna borderline, interpretata con sensibilità da una Michaela Ramazzotti ma così intensa prima d’ora. Il lento incedere della seconda parte del film – quando la protagonista trova un’occupazione come cameriera in un motel – riesce a sottolineare con incisività la condizione umana della donna, disegnando un ritratto assai coinvolgente.
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