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U-571

Regia di Jonathan Mostow vedi scheda film

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La recensione su U-571

di giurista81
5 stelle

War movie con molte libertà rispetto ai reali dati storici. Jonathan Mostow, che poi girerà Terminator III, parte dall'accadimento storico per dar vita a un film che se ne discosta e, in parte involontariamente, manca di rispetto ai reali eroi che hanno compiuto l'impresa su cui si muove U-571. Non a caso il film suscitò una lunga scia di polemiche avviate nientemeno che dal primo ministro inglese Tony Blair, inferocito per il mancato riconoscimento dei meriti ai veterani inglesi, veri autori dell'azione che nel film viene attribuita agli americani.

Coadiuvato da David Ayer (ex militare a bordo di sottomarini che si specializzerà nella scrittura di polizieschi d'azione quali Training Day S.W.A.T. per poi passare alla regia), Mostow attribuisce (erroneamente) alla marina americana il merito di aver strappato ai tedeschi il decriptatore Enigma, un dispositivo elettromeccanico per decifrare e cifrare i messaggi, con i relativi documenti di cifratura per poter decodificare i messaggi nazisti. 

Al centro del film sono i tempi di attesa, con una squadra di incursori americani che, mimetizzati da nazisti, approcciano un sottomarino nemico in avaria, comandato dall'ottimo Thomas Kretchman (che ricordiamo anche in Stalingrad, oltre che nelle pellicole di Dario Argento), col finto intento di portare soccorsi. Scoperti, si troveranno costretti a ricorrere alle maniere forti. Mostow spettacolarizza l'azione e lo fa poco interessandosi alla verosimiglianza del narrato. Così assistiamo all'esplosione del sottomarino americano (notevole la fotografia, con le fiamme che si aprono verso il cielo notturno sotto un autentico diluvio di pioggia) che assottiglia a poche unità il manipolo di americani, costretti a prendere possesso del sottomarino nemico per difendersi prima da U-Boot nazista e poi da un cacciatorpediniere. Nonostante le avarie, i nostri riusciranno ad affondare entrambe le imbarcazioni avversarie, pur se attinti da una lunga serie di bombe di profondità ed essersi spinti negli abissi ben oltre i limiti tecnici per i quali era stato testato il sommergibile dagli stessi pilotato.

Se dal versante della storia (soggetto dello stesso Mostow) U-571 è discutibile, sebbene si cerchi di far emergere lo spirito di sacrificio di una singola unità, a volte necessario per salvare un intero equipaggio (bello il dialogo, a inizio film, tra Bill Paxton e Matthew McConaughey, in cui il primo spiega al secondo quali siano i doveri di un comandante e quanto questi possano portare a decretare la morte di un uomo per il vantaggio degli altri compagni di avventura), e le pressioni decisionali che cadono in capo a un comandante, il film guadagna punti sul piano tecnico. Mostow dimostra di avere buone doti, ma soprattutto sfrutta un ottimo montaggio e degli effetti sonori che vantano al film due nomination all'oscar (montaggio sonoro e miglior sonoro). Mostow dilata le situazioni, gioca sul piano claustrofobico e sull'attesa costituita dalla certezza che il nemico abbia sganciato bombe o sparato missili contrapposta alla speranza che queste vadano fuori misura. Così assistiamo ai primi piani dei marinai americani, attinti dal lento stillicidio delle gocce che scendano dalle tubature, intenti a pregare o a stringere i denti nell'attesa di essere colpiti.

Le interpretazioni sono buone. McConaughey è un comandante che impara, nel corso dell'azione, ad acquisire la freddezza necessaria a governare un manipolo di uomini che, inizialmente, non lo considera idoneo al comando. Azzarda oltre misura e indovina i colpi giusti per far fuori il nemico. E' curioso come il sommergibile requisito al nemico, pur se in grave avaria, resista a una lunga serie di colpi tedeschi e poi affondi i mezzi avversari con un solo missile. Mostow si concede delle libertà narrative che inficiano la verosimiglianza e fanno perdere qualche punto al film. 

Oltre McConaughey si distingue, in un ruolo di spalla, Harvey Keitel (mister Wolf di Pulp Fiction). Si notano anche il cantante rock Bon Jovi (alquanto anonimo per la recitazione), il protagonista di Fenomeni Paranormali Incontrollabili David Keith (a cui sembra esser attributo un ruolo centrale, salvo poi uscire presto di scena attinto dalle mitragliatrici nemiche) e altri comprimari.

 

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