Erica Lee, storica sceneggiatrice del grande Herman Yau (qui in veste di co-produttore), esordisce dietro alla macchina da presa con un romance tanto dolce e anticonvenzionale quanto drammatico ed intimo nella parte finale con la rappresentazione di un male infimo e vigliacco pronto a divorarsi tutto e tutti (SLA).
Just 1 Day è assolutamente un film piacevole laddove è impossibile non apprezzare e captare l'amore della regista verso la sua città natale: Hong Kong. Splendida megalopoli in continua evoluzione che rischia però sovente di cancellare la propria memoria ed eredità storica, ed ecco la principale critica dell'autrice verso il feroce rinnovamento urbano che distrugge antichi quartieri o luoghi iconici della città (ad esempio viene rievocato il recente progetto di rinnovamento del centro di Kwun Tong).
Valida altresì la regia, spesso incentrata ad esaltare la bellezza di Hong Kong al punto da rivolgersi a metodi insoliti per la rappresentazione di luoghi non più presenti: il ricorso al modellismo in scala.
A tal proposito bellissima la sequenza in cui Charlene Choi cammina nel bel mezzo di una Hong Kong in miniatura/modellino rievocando alcuni frangenti di Aberdeen di Pang Ho-Cheung...
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